La vita è facile ad occhi chiusi - Film (2013)

Tratto da un fatto realmente accaduto. Tre personaggi condividono un road-movie in Almeria dove John Lennon si accompagna a una troupe cinematografica. Ben reso il clima oppressivo della Spagna franchista, originale nello spunto e delicato nello svolgimento, il film è però appesantito da scene eccessivamente diluite, in special modo nella parte centrale. Preceduto dalla fama di 6 Goya vinti, appare interessante ma sopravvalutato.

Pluripremiato al premio Goya e ispirato a una storia vera, parte in sordina ma poi si conquista interesse e simpatia. Tra momenti "on the road", sequenze divertenti e la maturazione derivante da incontri casuali, viene raccontata la storia di un uomo così fanatico dei Beatles che parte con la speranza di incontrare John Lennon. La regia è controllata nei ritmi ma efficace nel dare respiro alle scene esterne, ben girate in belle location. Tra l'azzeccato cast da spicca la prova di Natalia de Molina, premiata al Goya come rivelazione.

Il film di Trueba è un road movie insolito e molto curato, ambientato nella Spagna franchista degli anni sessanta. La vicenda narrata (il viaggio di un insegnante per cercare di incontrare John Lennon, accompagnato da due ragazzi in fuga dai propri disagi) sembra quasi un pretesto per descrivere una simbolica ricerca di riscatto e di affermazione dei propri ideali, in contrasto con un contesto politico e sociale opprimente. Ottime le ambientazioni e molto espressivi gli attori.

Nel 1966 un professore di inglese attraversa mezza Spagna con la speranza di incontrare Joh Lennon che sta girando un film in Almeria. Durante il viaggio prende a bordo una giovane donna incinta ed un ragazzino, entrambi fuggiti da casa... On the road iberico dallo spunto simpatico, tratto da una vicenda vera, ma senza troppa originalità quanto agli sviluppi della trama e dal finale eccessivamente conciliante (le parole del professore rivolte al padre del ragazzo suonano ambigue), mentre il clima del regime franchista è solo accennato. Molto buona la prova di Cámara e de Molina.

In un epoca di oscurantismo politico e sociale come il franchismo in Spagna, un film che racconta una piccola storia sulla ricerca della libertà e l'affermazione della fantasia. Il professore d'inglese che cerca di incontrare Lennon è una figura ben caratterizzata, così come gli altri personaggi che si muovono nel contesto ambientale affascinante in cui è ambientata una storia, permeata da una sottile malinconia, quasi come se il regista provasse nostalgia per un passato duro ma più semplice. Molto bravi gli attori. Un bel film.

Cámara, già infermiere e steward per Almodovar, qui dà vita a un insegnante progressista nella Spagna di Franco, ben delineata da Trueba attraverso il conservatorismo e la violenza di alcuni personaggi che incontrerà nel suo viaggio alla ricerca di John Lennon. Un film dai colori accesi, con una fotografia così satura che si può quasi percepire il calore dei paesaggi andalusi. Esordio memorabile per la giovane Natalia de Molina (Goya per lei) e buon lavoro di tutti i caratteristi. Buon film.