La stagione del Sole - Film (1956)

Giocato sui toni agrodolci di una ingenua storiella giovanile di ambientazione balneare, tratteggia il ritratto impietoso di una vacua generazione nipponica cresciuta negli agi e nella spensieratezza, vagheggiando i miti di un american style (lo sci d'acqua come trastullo motoristico mutuato dal surf californiano, i locali notturni tra bisbocce alcoliche e scazzottate) quale retaggio di una cultura dominante e riempiendo così il vuoto di valori e di interessi che si affaccia come il sintomo desolante di un disagio esistenziale.

Sullo sfondo di un Giappone in risalita che pare si stia lasciando alle spalle gli orrori della guerra, Nakahira getta il suo sguardo tragico e profondamente pessimista sul microcosmo giovani, la “tribù del sole” così viziata, vuota, misogina e disillusa. Due fratelli totalmente diversi per attitudine e comportamento e una ragazza misteriosa, frutto di un amore altrettanto speculare diviso in divenire fra candore e possessione e trasformato poi in pura follia senza possibilità di salvezza; come il paese stesso, gente sola in mezzo all’oceano.