La ragazza nella scatola - Film (2016)

L'ispirazione tratta da un vero fatto di cronaca rende ancora più angosciante la tragedia in cui cade la giovane ragazza, una lenta e lunga discesa negli inferi della follia. La pellicola copia la realtà ma risparmia allo spettatore alcuni dettagli agghiaccianti, qui solamente fatti intuire. Nella seconda parte la tensione sembra smorzarsi in luogo di una svolta verso la commedia, in qualche frangente nera, in altri sentimentale, con un abbandono graduale della violenza fino al finale, che lascia parzialmente spazio alla redenzione.

Agghiacciante la vicenda di cronaca: dal 1977 al 1984 un sadico dai modi insospettabili e la moglie succube/complice per sette anni tengono segregata una ragazza rapita mentre faceva autostop, la torturano e la manipolano fino a farne una schiava. A parte questo, il film non va al di là del resoconto illustrato, tanto da sembrare la ricostruzione filmata che accompagna una puntata tv di uno dei tanti programmi basati sulle storie di "vita vissuta". Modesta la confezione, niente da segnalare dal punto di vista registico o interpretativo, a parte la somiglianza del protagonista col giovane Depp

La storia vera alla base è scabrosa e sconvolgente, il film è purtroppo limitato dalla natura televisiva che ne smorza il potenziale scioccante. I momenti di violenza (fisica ma soprattutto mentale) ci sono, ma non hanno certo l'effetto che un Fincher in sede di regia avrebbe potuto evocare. Per quello che è e con tutte le sue limitazioni, comunque, il film si lascia seguire ed è retto bene da gran parte del cast (la Williams è inquietantissima). Un po' freddo e documentaristico (intenzionalmente?), lento ma non noioso, non esalta ma non delude.