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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Best defense
Anno: 1984
Genere: commedia (colore)
Regia: Willard Huyck
Note: E non "La migliore difesa è la fuga".
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Precisiamo subito che Eddie Murphy, nel film, è figura marginale se confrontata con quella, ben più centrale, di Dudley Moore. Murphy, rispetto all'azione, è spostato in avanti nel tempo di due anni e sta in Kuwait alla guida di un carrarmato che monta il dispositivo “a rischio” commercializzato dalla ditta in cui lavora Moore. I due non si conoscono, nel film, né mai si incontreranno. Quindi chi s’aspettasse esplosivi siparietti esilaranti tra due dei comici all'epoca più sulla breccia resterebbe inevitabilmente deluso. Tuttavia il film di Willard Huyck è una commedia a base di spionaggio industriale (il progettista Moore si ritrova tra le mani i piani di un girostabilizzatore per carri...Leggi tutto armati donatigli da un agente del KGB poi ucciso) piuttosto ben costruita. La figura di Moore è tratteggiata con cura e si avvale della recitazione calibrata di un attore innegabilmente dotato per il genere brillante. Sposato e sessualmente insoddisfatto, acquisisce improvvisa popolarità in ditta nel momento in cui viene creduto l'autore del progetto dello stabilizzatore in realtà donatogli dalla spia (Tom Noonan). Non avrà il coraggio di ammettere la verità godendo così dei vantaggi economici e dei favori sessuali della collega più ambita (Helen Shaver). Naturalmente i veri proprietari si faranno sentire (esilarante l'incontro con lo scagnozzo biondo mezzo matto mandato dal KGB). Murphy di tanto in tanto interrompe la storia mostrando in anticipo a cosa porterà l’aver venduto uno stabilizzatore difettoso all'esercito: sono le parti più deboli, inserite più che altro per dare spazio agli sterili monologhi di Murphy. Nel suo complesso piuttosto divertente, comunque.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., 124c - Mediocre, ma con un suo perché:
Tomastich, Rambo90 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Lovejoy, Daniela
...Ovvero quello che disse il pubblico all'uscita in sala di questa deprecabile commediola, che uscì solo grazie al grande successo riscosso da Eddie Murphy appena tre anni prima. Noiosa, prevedibile, tirata eccessivamente per le lunghe, con gag che fanno a malapena abbozzare un sorriso (tirato). I due protagonisti cercano di cavarsela con il mestiere, ma non fanno miracoli. Sullo stesso genere molto meglio il successivo Spie Come Noi, di Landis con la coppia Aykroyd/Chase.
Un film-patacca... ossia, considerata in se stessa, una farsa deboluccia, quasi interamente poggiata sulle spalle di Moore nel ruolo di un ingegnere di congegni militari che si trova coinvolto suo malgrado in un intrigo spionistico, povera di gags e tirata per le lunghe, ma senza troppa infamia. Ad irritare è piuttosto il comportamento dei distributori che lo fecero passare a suo tempo per un nuovo film dell'astro nascente Murphy, quando invece quest'ultimo ricopre un ruolo del tutto secondario e mai interagisce con lo stesso Moore.
Dudley Moore e Eddie Murphy protagonisti d'un film in due episodi, che sono collegati assieme. I fan di Murphy, però, siano avvertiti: il simpatico attore ha un ruolo marginale, rispetto a quello del protagonista di Arturo. Il vero anti-eroe della vicenda, è, infatti, Dudley Moore, che vive un intrigo spionistico sbavando davanti a Kate Capshow. C'è da dire che entrambi i mattatori sono in gamba, reggendo con la loro verve un film che carca di prendere in giro il genere di spionaggio bellico. Personalmente, preferisco le scene con Murphy.
MEMORABILE: Eddie Murphy, dalla torretta del suo carro armato, spara ai piedi ad un soldato kuwaitiano dicendo: "Ora balla come Michael Jackson!"
Film che procede su due binari (due binari, non due episodi), il primo indietro due anni rispetto al secondo; i fatti sono concatentati: Dudley Moore è ingegnere militare che dovrà far funzionare un carro armato che due anni dopo Eddie Murphy dovrà utilizzare in un'operazione in Kuwait. Molto ironico e parodistico.
Commedia parodistica un po' sbrindellata ma non completamente da buttare; Moore infatti ricopre il suo ruolo con mestiere e strappa diversi sorrisi (soprattutto nei momenti particolarmente concitati). La sceneggiatura non brilla e le rare e mal collegate apparizioni di Murphy non funzionano, ma se non altro l'insieme non annoia. Non brutto ma superfluo.
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- Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 27 novembre 1987) di La miglior difesa è...la fuga:
