La forza della natura - Film (2020)

La forza della natura
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Trasferito a San Juan, Puerto Rico, dopo una brutta esperienza passata a New York di cui poco capiamo nel prologo (ci verrà spiegata meglio in un secondo momento), l'agente Cardillo (Hirsch) si ritrova presto a fronteggiare una nuova emergenza che nasconde mille insidie: durante l'infuriare del ciclone Carlotta è chiamato, insieme con una collega (Cayo), a evacuare una palazzina dalla quale tre inquilini di altrettanti appartamenti non vogliono andarsene. Il tutto mentre, sempre nello stesso luogo, converge una gang di malavitosi convinta che lì risieda chi nasconde una collezione segreta di preziosissimi quadri; il proprietario è in effetti uno dei tre che si rifiutano...Leggi tutto di lasciare casa.

La missione incrociata della coppia di poliziotti non si presenta quindi affatto semplice. Anche perché gli altri due inamovibili inquilini sono un ex sbirro (Gibson) dalla salute a dir poco precaria che nemmeno sua figlia (Bosworth) riesce a far uscire dall'appartamento e un bizzarro individuo (Catlett) che dietro una porta custodisce un misterioso animale ferocissimo per il quale deve giornalmente procurarsi ingentissime quantità di carne. I tre se ne infischierebbero tutti dell'uragano, ma di fronte a un gruppo di scatenati criminali armati fino ai denti che sparano all'impazzata e imperversano tra i ballatoi e i corridoi della palazzina, è chiaro che conviene farsi aiutare dagli agenti...

La prima parte, complice la tormenta che infuria dall'esterno regalando scenari plumbei che la fotografia restituisce correttamente ottenendo un discreto impatto da incubo, un'azione ritmata che mantiene una discreta tensione e personaggi sufficientemente bizzarri, procede di buon passo. Magari ci mette un po' prima di ingranare (il prologo americano non sa rendersi interessante e la regia di Michael Polish zoppica) e indugia in scene che sarebbe stato meglio sintetizzare (il fermo al supermarket), ma quando ci si immerge nell'insolita location scossa dal vento e dalla pioggia, l'impressione è quella di un film che ha dalla sua una certa originalità nell'impostazione, capace di farci sorvolare su dialoghi non esaltanti.

Hirsh è un ragazzotto che piazza qualche buona risposta e restituisce bene l'idea del depresso cui poco importa di sopravvivere, mentre Gibson (ovvero la star) sfrutta l'innata simpatia grazie a un personaggio alterato come d'abitudine. La spietatezza dei gangster fa il resto e la palazzina diventa un labirinto di stanze da esplorare o entro le quali rifugiarsi un po' come accadeva in THE RAID. Ai corpo a corpo si sostituiscono però gli scontri a fuoco e si procede discretamente fino a quando, nella seconda parte, l'inerzia scompare e i protagonisti cominciano a sostare eccessivamente negli ambienti scambiandosi evitabili confidenze, confessioni, a ricordare il passato... Il tutto si fa di conseguenza verboso, lento, mai stimolante a causa di una sceneggiatura che si scopre assai povera; il film si sgonfia insomma sempre più fino a raggiungere una piattezza sconsolante, da cui non riemerge più; passo dopo passo tutti i difetti salgono a galla impietosamente e il finale ridicolo in ospedale chiude ingloriosamente...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/11/20 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/09/23
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Rambo90 24/11/20 04:13 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

Un gruppo di rapinatori vuole svaligiare una casa durante un uragano. Peccato che il palazzo non sia stato evacuato del tutto e dentro ci siano due poliziotti, una pantera e Mel Gibson! Il tutto frullato in un pastrocchio action improbabile ma divertente, con opere d'arte di ex nazisti a fare da bottino goloso e una massiccia dose di ironia a coprire le falle di una sceneggiatura banale. Hirsch è funzionale, Gibson sembra divertirsi da matti e regala una performance gustosamente sopra le righe. Effetti così così ma nemmeno tremendi.

Puppigallo 12/09/23 12:55 - 5251 commenti

I gusti di Puppigallo

Il problema di queste pellicole è che, se regia e soprattutto sceneggiatura non sono al giusto livello, il tutto di solito si accartoccia più o meno dalla metà in poi. E qui purtroppo succede. Infatti, dopo una prima parte più che vedibile - con la variante del felino a sorpresa, che però fa già capire dove si andrà a parare, e un Gibson cagionevole ma ironico e con ancora qualche vera cartuccia da sparare - ecco che comincia la discesa, dell'interesse nello spettatore e, soprattutto, della credibilità. Nel complesso si può anche vedere, ma senza aspettarsi troppo.
MEMORABILE: "Dov'è il vecchio?". "Ce l'ho su per il culo, vuoi toccargli i piedi?; "Tesoro, io vado"; La strage di tacchini.

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