La foresta dei suicidi - Grave Halloween - Film (2013)

La foresta dei suicidi - Grave Halloween
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Aokigahara è una foresta ai piedi del monte Fuji, in Giappone, in cui si concentra un altissimo numero di suicidi (circa 100 all’anno): un luogo che da lungo tempo attrae chi vuol togliersi la vita e che nel 1964 fu già teatro del tragico finale d’un romanzo di successo. Ecco allora anche un film tv, a base naturalmente horror. Un gruppo di studenti giunge nella foresta per ritrovare il punto esatto in cui si è suicidata due mesi prima la madre biologica di Maiko (Leeb), la splendida orientale che li ha coinvolti nella ricerca e che desidera dare alla donna una degna sepoltura. Partiti con telecamera e qualche zaino, i nostri si avventurano tra gli altissimi alberi incontrando subito un tizio...Leggi tutto che li ammonisce sui pericoli della zona: è un luogo sacro, bisogna restare in silenzio e pare vi si aggirino gli yurei, le anime in pena delle vittime di suicidio, sorta di fantasmi arrabbiati rimasti disgraziatamente in un limbo tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Inutile dire che questi non tarderanno a manifestarsi dando il via all’orrore; un orrore che sa ovviamente di già visto e che non può offrire nulla al di là della prevedibile sarabanda di presenze (nemmeno toppe) che si muovono tra gli alberi più o meno furtivamente. L’idea buona insomma è quella della foresta spettrale, pure discretamente ripresa, se si considera la destinazione televisiva. Ma gli sviluppi – se anche cerchiamo di non considerare la triste fase in cui i soliti imbecilli, visto che è Halloween, si producono in scherzi deficienti col risultato di non esser creduti quando urlano al pericolo reale – mancano di quel minimo di fantasia che potrebbe dare un senso al film. La tensione è bassa, nonostante l’efficace resa di un paio di apparizioni ectoplasmatiche, e riesce difficile appassionarsi alle disavventure del gruppetto. Se scenograficamente l’ambiente manda i segnali giusti (con i fogli scritti in giapponese appesi agli alberi e l’insolita localizzazione), non altrettanto si può dire della regia, incapace di cogliere il vero spirito horror di cui il film necessiterebbe (nemmeno quando nel finale cala la notte e sarebbe più facile farlo). Il flashback in bianco e nero è piuttosto inquietante comunque, a conferma che i mezzi per girare qualcosa di meglio c'erano. Il prezioso aggancio a una location e a una vicenda realmente esistenti meritava di meglio.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/11/15 DAL DAVINOTTI
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Rufus68 18/03/17 23:54 - 3842 commenti

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Il solito teen movie americano. Stavolta, però, il filmino ha qualche merito: si barcamena con pochi soldi lasciando al paesaggio il compito di creare il disagio; limita i consueti luoghi comuni adolescenziali (e ignora il tritume degli ammicchi sessuali); organizza una discreta sequenza finale che ribalta le aspettative dello spettatore. Qualche effettaccio va pure a segno. Nulla di rilevante: un brodino più che altro.

Taxius 10/02/18 20:50 - 1656 commenti

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Un gruppo di ragazzi americani sono in Giappone per uno scambio culturale e decidono di andare nella foresta dei suicidi per girare un documentario, ma una presenza è in incognito. Ennesimo slasher americano da pochi soldi che dimostra per l'ennesima volta che miti/leggende/fatti storici nipponici di genere horror è meglio lasciarli ai giapponesi perché gli americani non sono in grado e banalizzano sempre tutto. Qualche scena splatter si salva, ma per il resto è da cestinare.

Lupus73 3/05/20 15:43 - 1494 commenti

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Un film sulla foresta dei suicidi nipponica, già prima di Jukai, ma i livelli sono più o meno gli stessi, senza infamia né lode. In questo caso si portano a collidere la festa di Halloween, giocosa e irriverente, con un'altra festività orientale profondamente seria e sacrale nei confronti dei morti (nella stessa data). Ghost story con fantasmi giapponesi e ossessione per i capelli, ben confezionata; l'atmosfera c'è ma per il resto è trascurabile, nonostante il finale alzi il livello.

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