La chiamata del cielo - Film (2022)

Forse la mazza da golf era più poderosa nel 2004, ma il dolore lo sa ancora arrecare. Ecco quindi il degno canto del cigno di uno dei più grandi talenti asiatici, sbalorditivo nel passare dalla quotidianità dell'incipit a un vortice di follia che pare miscelare Miike (l'ottima Sergazina sembra quasi Asami) e Tsukamoto (camera a mano, b/n e audio assordante); e tra pianti, urla e percosse sorge il dubbio: gli insoddisfatti Adamo ed Eva sono vittime di sé stessi o di un dio assenteista? La sola certezza è che l'amore puro è sempre più un mero sogno. Addio, Kim, e grazie di tutto.