L'uomo senza passato - Film (1962)

Pura o morbosa? Forse dipende dagli occhi con cui si guarda quell'amicizia amorosa tra un aviatore smemorato e una bambina abbandonata dal padre. È questione di perdite comuni, di nomi e identità smarrite, di bisogno infantile d'amore: è questo che li accomuna in una solidarietà impermeabile allo sguardo altrui. Un film di ricchezza simbolica ma anche di coraggio a rasentare la pedofilia pochissimi mesi dopo Lolita, che peraltro ricorda. Ma qualche languore di troppo e forzature logiche ne impediscono un buon godimento.

Fingendosi suo padre, un reduce di guerra che ha perso la memoria passa alcune domeniche in compagnia di una bambina che il padre vero ha abbandonato presso un istituto religioso: un rapporto d'amore puro, ma non agli occhi del mondo... Per evitare il rischio di morbosità insito nel soggetto,  il regista avvolge i personaggi in un'aura di mestizia fitta di simbolismi, col risultato però di appesantire la vicenda, troppo programmaticamente poetica per risultare convincente. Buona la prova di Krüger,  meno quello della bimba a tratti leziosa, pregevole la fotografia di Henri Decaë.