L'uomo che vide il futuro - Film (1935)

Un indovino scopre d'avere reali poteri dopo l'incontro con la giovane Christine. Film inclassificabile, tra melodramma e fantastico, una delle prime grandi prove di Rains. La storia ci coinvolge con la sottile aura metafisica: Maximus prevede davvero ciò che accadrà o, piuttosto, induce gli eventi a conformarsi ai vaticini? E poi il triangolo: il protagonista deve rinunciare al dono regalatogli da Christine o rimanere accanto alla moglie e relegarsi nell'anonimato? La sapienza regala la felicità o è una condanna senza appello, per chiunque? Sobrio, compatto, quasi un classico.

L'idea di partenza, per quanto sia effettivamente stramba (un tizio diventa chiaroveggente solo in presenza di una donna) risulta accattivante; peccato che col passare dei minuti il film inserisca il dramma sentimentale laddove non ce n'era affatto bisogno; fermo restando che sarebbe stato meglio ricreare un'atmosfera inquietante attorno alla vicenda, invece di utilizzare toni leggeri soprattutto nella prima parte. A questo punto faran bene a buttarla sul ridere mezzo secolo dopo gli autori di un celebre film a episodi con Dorelli utilizzando uno spunto simile. Mediocre e inefficace.