L'ospite d'inverno - Film (1997)

In una giornata invernale, si incrociano le vite di alcuni personaggi tra i quali una donna depressa per la morte del marito e la madre che cerca di consolarla (sono Emma Thompson e Phyllida Law madre e figlia anche nella vita). Film tratto da un dramma teatrale che si presta alla trasposizione cinematografica. La sceneggiatura cura la caratterizzazione dei personaggi e la splendida fotografia affianca la desolazione interiore dei personaggi,nei quali affiora però un sentimento di speranza, ospite d’inverno del titolo.Ottima la prova del cast.

Discesa nei più intimi anfratti del cuore, pieni di calore in una gelida baia invernale (location folgorante e ben sfruttata) in cui quattro coppie di personaggi si confrontano in parallelo in dialoghi (teatrali) e situazioni decisive. Straordinario il confronto (nella finzione e nella realtà) madre-figlia (Law-Thompson), tra antiche ruggini e nuove solidarietà; ma anche il tenero idillio nascente dei due adolescenti, le ansie dei due ragazzini e i pettegolezzi delle due vecchiette: quadri di trepidazioni generazionali e di emozioni minimali.

In una lunga giornata di inverno (così fredda che gela anche il mare), le ore sembrano fermarsi per dare l'occasione ai protagonisti di vivere "senza fine" in una dimensione unica e atemporale. Ne scaturirà un banco di prova dove ognuno si esprimerà per quello che è veramente. Pellicola straordinaria nel concepimento, così come nella resa filmica e attoriale.

Storie di persone che si intrecciano in una fredda giornata invernale in un piccolo villaggio della Scozia. Vi si può avvertire un senso di morte nelle vicende dei personaggi e nel paesaggio innevato con il mare ghiacciato. Tra i protagonisti vi è infatti anche la location, bella e ben fotografata, che fa alzare la qualità della pellicola. Non manca un tono surreale in una storia che sembra comune. Pessima la colonna sonora.