L'incomparabile Crichton - Film (1957)

Crichton è l'irreprensibile maggiordomo di una ricca famiglia che riuscirà a sovvertire le rigide regole societarie, quando sarà eletto capo in un'isola deserta dove naufragherà insieme a tutta la cricca di nobili. Trattasi di una divertente commedia inglese dal tipico humor scoppiettante e che insegna quanto siano uguali gli esseri umani di fronte a una situazione drammatica che sovverte l'ordine prestabilito, regolato da secoli di norme e assiomi sociali. Buono il cast, in cui primeggia Kenneth More, camaleontico personaggio ricco in dignità umana.

A differenza del duca che propugna idee di uguaglianza sociale scandalizzando le tre figlie benpensanti, l'impeccabile maggiordomo Crichton crede fermamente che ognuno debba stare al proprio posto, fino a quando il naufragio su un'isoletta deserta sovverte i ruoli tra i servi e i padroni ... Da una commedia dell'autore di Peter Pan, una deliziosa parabola sulle differenze sociali che ribadisce spiritosamente l'importanza della gerarchia: se nella società conta la classe di appartenenza, in natura vige la legge del più forte e più abile. Umorismo inglese doc, interpreti all'altezza.

Commedia inglese che può aver ispirato la Wertmüller di Travolti da un insolito destino. Lo humor è presente ma abbastanza contenuto e lascia spazio a considerazioni sulle regole sociali e sul loro (im)possibile sovvertimento, tutt'altro che banali. La pellicola è gradevole anche se presenta alcune lungaggini di troppo nella parte ambientata sull'isola; simpatiche comunque alcune "trovate" per rendere più civile il vivere in un ambiente selvaggio e senza comodità. Buoni tutti gli interpreti a cominciare da Kenneth More (che riproporrà il personaggio in un musical teatrale).

Divertente commedia che deve la sua riuscita in primis al gustoso humor all'inglese di cui la pellicola è efficacemente pervasa. Il sovvertimento di regole e ruoli sociali appare oggi un'idea forse scontata, ma all'epoca non lo era poi così tanto. E comunque il film è riuscito anche grazie all'ottima prova di tutto il cast, con More e la Hunt sugli scudi. Grande merito anche quello di giungere all'epilogo quando il plot, comunque esilino, avrebbe potuto iniziare a mostrare la corda. Bello il finale che, realisticamente, riporta tutti all'ordine e ciascuno al suo posto.