L'altro mare - Film (1997)

Da un'idea di Walter Toschi e Maria Chiara Sasso (che alcuni ricorderanno in qualche film con Nino D'Angelo, quand'era poco più che una ragazzina) un film che intenzionalmente vorrebbe essere introspezione psicologico/sentimentale di una coppia, ma che ahimè si scontra con un bassissimo budget che relega l'operazione a pellicola semi-amatoriale. Musiche anacronistiche con il synth e ambientazione marina invernale ricordano poi i soft erotici alla Ninì Grassia. Resta davvero ben poco, perché la storia di fatto non avvince né convince.

Il mare è il simbolo dell'incessante flusso di riflessioni di una coppia che passa qualche giornata insieme: entrambi condividono un vissuto travagliato (soprattutto il protagonista maschile, a causa di un tragico evento) e nel corso della pellicola, strutturata come un lavor teatrale, riprendono in mano il loro passato, arrivando anche a veri e propri litigi. A causa di una messinscena approssimativa (la regia è dello stesso Toschi) e di un'eccessiva evanescenza del copione, che riesce in poche occasioni a essere delicato e malinconico, il risultato è insufficiente.