Kill Boksoon - Film (2023)

Determinatissima come killer al servizio di una organizzazione di sicari professionisti, incerta e dubbiosa come madre single di una adolescente inquieta...   Tanti i richiami al cinema USA in questo film sud-coreano a partire dal titolo che cita Kill Bill fino alle regole ferree alla John Wick che la protagonista e i suoi colleghi sono tenuti ad osservare, ma poiché questo tipo di action aveva tratto spunti dal cinema orientale si può parlare di una partita di giro. Se l'originalità latita, la messa in scena è resa godibile dal cast e dagli scontri orchestrati alla perfezione.

La mamma è sempre la mamma, anche quando è la gemella eterozigote di Wick e fa l'ammazzatutti su commissione ministeriale. E la figlia è sempre la figlia, che sappia o meno di mammà, buon sangue è schiettissimo. Di mezzo, il decalogo dell'omicida fatto apposta per essere trasgredito con scempi al seguito. Che si tratti di far da rimorchiatore a dilemmi etico-familiari e vexate quaestio di codex morali o di far deflagrare mirabolanti coreografie carneficinali, per Byun la password è sempre gran classe. Che non sarà acqua, ma non è nemmeno tutto: dovrebbe familiarizzare con la sintesi.

Un po' mamma di nevrotica adolescente, un po' killer professionista al soldo di cartello organizzato del crimine, la protagonista di questo film coreano si divide tra queste due attività. Un film che ripudia l'originalità per proporre l'ennesima commistione tra azione e commedia che ormai mostra (e non da poco) la corda. Ben fatto tecnicamente, il film sconta, oltre a una trama basica e poco interessante, una lunghezza eccessiva che procura più di uno sbadiglio. Con film del genere siamo ormai alla frutta. Evitabile.