Amoroso-avventuroso che vede fronteggarsi le orde tartare di Orson Welles e quelle vichinge di Victor Mature. Al di là della trama, poco innovativa, si ricorda qualche efficace scena di battaglia, l'avvenenza di Bella Cortez e il trucco orientale di un bieco e infido Welles, che aggiunge così un altro interessante personaggio negativo alla sua lunga galleria di interpretazioni; un Arnoldo Foà completamente pelato è il suo saggio (e inascoltato) consigliere. Epilogo brusco e non consoaltorio.
Trama semplice dove i vichinghi biondi sono buoni e i tartari mori cattivi. Ed è proprio nel palazzo del gran kahn dei tartari (con a capo un riuscito Orson Welles dai tratti mongoli e malefici) il pezzo forte del film; mentre tra i vichinghi c'è Victor Mature che si distingue in mezzo alle chiome bionde. Fotografia e paesaggi assolati ricostruiscono un'epoca barbarica credibile, malgrado attori di stirpe europea interpretino degli asiatici (come Arnoldo Foà pelato).
Coproduzione diretta a quattro mani da Baldi e Thorpe, la cui storia è basata sulla guerra tra Tartari e Vichinghi. L'ambiente medioevale che fa da sfondo al film è tutto sommato ben ricostruito. La storia, sia pur non molto originale, è abbastanza avvincente e il film si segue fino alla fine grazie anche (e forse soprattutto) all'eccellente cast impiegato.
Tempo pochi secondi e fra una tribù di vighinghi ed una di tartari si passa dai convenevoli alle asciate nella schiena. Segue guerra in cui ci vanno di mezzo anche una principessa tartara alla "Cecco toccami" e la moglie del capo vichingo... Coproduzione italo-slava di un certo impegno, ma di scarsa sostanza: la trama è stentata e convenzionale e la messa in scena raffazzonata. I motivi di interesse vanno cercati nel cast: Lulli dura poco e Mature appare moscio, ma Welles con occhi mandorlati è sempre un bel vedere e Foà pelato in tunica gialla sembra un monaco tibetano transfuga dal Tibet.
MEMORABILE: Momenti di umorismo involontario: le prove con la catapulta con Mature che si mette a far da bersaglio; Il volo giù dalle mura
Davvero i tartari erano poi così cattivi e infidi e i vichinghi così buoni e leali? Dubitarne è lecito, ma non è certo l'aderenza alla realtà storica ciò che si può pretendere da un film di questo tipo, una cooproduzione dalla trama convenzionale che ha il suo fiore all'occhiello soprattutto nel cast; da un granitico Orson Welles, che ha l'aria di divertirsi un mondo a mettersi nei panni di un perfido capo tartaro, al suo saggio e inascoltato consigliere, un Foà pelato e vestito da monaco buddista. Ad animare l'inevitabile vicenda sentimentale di contorno è la graziosa Bella Cortez.
MEMORABILE: La danza, piuttosto audace per l'epoca, della coppia di ballerini durante il banchetto alla corte di Welles.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DiscussioneDaniela • 15/06/18 13:50 Gran Burattinaio - 5874 interventi
Nella scheda in IMDB il co-regista Ferdinando Baldi risulta incredited.
DiscussionePanza • 15/06/18 13:58 Contratto a progetto - 5150 interventi
Si dovrebbe trattare di uno di quei casi in cui veniva messo un regista italiano per ragioni legate alle coproduzioni. Probabile che nella copia italiana ci sia solo Baldi e in quella estera Thorpe.
DiscussioneZender • 15/06/18 14:17 Pianificazione e progetti - 46922 interventi
Esatto, di solito è così.
DiscussioneDaniela • 15/06/18 14:57 Gran Burattinaio - 5874 interventi
E'anche possibile il contrario, ossia che il nome noto, quello di Thorpe, sia stato sbandierato per questioni produttive e che il "lavoro sporco" in cabina di regia l'abbia fatto effettivamente il meno noto Baldi, impegnato in quegli anni in film peplum e storici, talvolta girati nei paesi slavi come in questo caso.
DiscussioneZender • 15/06/18 18:02 Pianificazione e progetti - 46922 interventi
Certo, è possibile tutto, ma Panza mi pare non ne facesse una questione di chi ha fatto di più o di meno, precisava solo che si sceglieva il nome italiano o straniero a seconda della nazione in cui si proiettava il film. Poi certo, può benissimo essere che abbia fatto tutto Baldi.