Quattro episodi (La caduta di Babilonia, La passione di Cristo, La notte di San Bartolomeo, La madre e la legge) legati dal filo conduttore del titolo. Griffith, una sorta di capitano Achab della celluloide, reinventa un'arte giovanissima, fa del gigantismo una cifra precisa, influenza il cinema di tutto il mondo (a partire da Ejzenstejn), stupisce per la visionarietà di molte sequenze. Di importanza storica fondamentale, ma munitevi di termos di caffè (e pare ci fosse un'oretta di metraggio in più, non sopravvissuta al tempo!).
Quattro narrazioni in parallelo: la distruzione di Babilonia, la passione di Cristo, la strage degli Ugonotti e il calvario di una donna a cui viene sottratto il figlio e condannato a morte l'uomo. Alla base è l'intolleranza (in tutti i casi a base religiosa) come forma del male che attraversa la storia: una visione moralistica ma di forte potenza concettuale che Griffith concretizza in un film straordinario, dalla sconvolgente visionarietà, dalla raffinata sensibilità visiva, dalla recitazione eccellente. Travolgente e stupefacente.
Pellicola datata ma fondamentale per comprendere le scelte di un secolo di cinema. Lo stile grandioso e quasi visionario di Griffith unisce quattro episodi storici seguendo il fil rouge della condanna all'intolleranza (vizio che in parte aveva permeato la sua opera precedente, Nascita di una nazione). La caduta di Babilonia rimane tuttora l'episodio più potente e meglio strutturato, ma anche gli altri mantengono una grande forza narrativa. Come molte grandi opere del muto, fu vittima di ripetuti tagli.
Sempre difficile commentare tali film, ormai completamente fuori dalla nostra concezione di cinema ma fondamentali per la storia della settima arte, perché proprio con le opere di Griffith nascono le tecniche, ormai comuni, adoperate nel cinema moderno. Intolerance scatenò diverse critiche non solo per lo stile narrativo giudicato all'epoca troppo "ardito", ma anche per la tematica che attaccava la benpensante società dell'epoca. Da vedere solo dopo attena lettura sul cinema di Griffith.
Visionata la versione restaurata del 2007. L'ottimo restauro, con viraggi da colori freddi a caldi, ha ridato nitidezza a tutti i dettagli riportando al massimo splendore il "kolossal" di Griffith. La ricchezza, la quantità e la qualità dei mezzi utilizzati lascia stupiti. I tre episodi, diciamo così, storici, colpiscono per la grandiosa realizzazione, mentre il quarto, "moderno", è diretto al falso moralismo della società contemporanea. Griffith filma in modo innovativo, con un'ottima direzione degli attori. Monumentale.
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Zender, solo ieri ho scoperto di aver visto una versione di Intolerance tagliata davvero con l'accetta. Sono riuscito a trovare la versione "migliore", e devo dire che c'è un salto di qualità notevole. Ritengo dunque che meriti assolutamente 5 pallini. Potresti correggere il mio voto, per favore?
DiscussioneZender • 8/07/10 11:51 Capo scrivano - 47890 interventi
Certo, fatto.
HomevideoGestarsh99 • 12/06/11 00:59 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione dvd dal 15/06/2011 per Enjoy Movies:
Nel 2016, Intolerance, uno dei kolossal più famosi e importanti della storia del cinema, firmato dal padre del cinema americano, David Wark Griffith, compie 100 anni. Per l’occasione CG Enterteinment pubblicherà per la prima volta in Italia, in dvd e Blu-ray, l’edizione del film restaurata in 2K da Cohen Film Collection, che prende a modello la copia ricostruita e utilizzata da David Gill e dal premio Oscar Kevin Brownlow per il progetto “Thames Silents screening”.
Due grandi notizie. Il bluray sarà mio e magari lunedì riuscirò a vedere in streaming anche se non ci giurerei.
Leggo solo ora nel link postato da Noncha, che il cofanetto edizione del centenario verrà editato solo se ci saranno 300 persone a prenotarlo entro il 4 novembre al prezzo, a dire il vero un po' esoso, di 34,90. considerato che per ora le persone sono 84, bisogna aspettare per sapere se il risultato verrà raggiunto.
Ho capito male o quindi il prodotto in questione
uscirà solo in questo caso? O forse ne è comunque prevista un'edizione basic e quindi salterebbe, eventualmente, solo quella speciale?
In ogni caso un'operazione analoga venne fatta anche con il cofanetto di Ozu che mi affrettai a prenotare, con un po' di risparmia, ma che poi mare sarebbe uscito comunque. Succederà anche stavolta? E' una mossa commerciale delle case homevideo per garantirsi comunque un numero minimo di pezzi da vendere?