Intimacy - Nell'intimità - Film (2000)

Ottimo questo film erotico del grande Chereau, abile regista. Intensamente recitato ed acclamato dalla critica, il film narra di un uomo e una donna che si incontrano per fare del sesso senza neppure parlarsi. Delicato e silenzioso. La delicatezza con la quale vengono descritti gli incontri fisici andrebbe lodata. Molto hot.

Interessante questo audace dramma erotico che esplora territori poco usuali e lo fa, nonostante il tema si prestasse a trattazioni pruriginose, in maniera sobria e allo stesso tempo forte. L'erotismo di Chereau è ben lontano da quello giocoso di un Brass o "fumettoso" di un Meyers o da quello "inventivo" di Borowczyck ma colpisce comunque nel segno e riesce comunque a coinvolgere con buona intensità grazie anche alla convincente prova degli attori che aderiscono anima e corpo ai loro personaggi.

Un uomo e una donna si incontrano settimanalmente per consumare unicamente un rapporto sessuale, senza nessuna altra implicazione, fino a che l'uomo decide di trasgredire le regole. Un melodramma erotico ben realizzato diretto da Patrice Chereau nel quale il sesso viene fotografato senza alcuna "patinatura" stilistica. Gli attori offrono una buona prova calandosi appieno nei loro personaggi e la sceneggiatura è di buon livello tranne forse che nella parte finale nella quale la storia sembra più scontata.

In Intimacy ciò che viene sovvertito è il concetto stesso d'intimità. Laddove in circostanze normali si fa della conoscenza reciproca il punto d'appoggio di una relazione qui la conoscenza diventa fonte di divisione. La smania con cui vengono filmate le scene di sesso è paragonabile all'ansia di scoperta che Joy ha nei confronti di Claire. La scenografia essenziale, quasi scarna, dà un tocco di realismo alla vicenda ed è espressione della consistenza del rapporto tra i due protagonisti. Intenso e crudele.

Bypassabile, questo sottile - e sul filo del drammatico - film erotico, se non per la parte registica, che ricorda molto per movimenti di macchina e qualche dogmeggiamento (in voga in quel periodo, del resto) lo stesso periodo del connazionale Assayas. La trama non ha risvolti emotivi, forse volutamente, e quando sembra averne vengono subito congelati nella spettrale fotografia dai colori pallidi e freddi di una Londra periferica e invernale. Azzeccati i protagonisti, specie il personaggio femminile di Claire interpretato da Kerry Fox.

Intimacy è un film che, pur mostrando gli incontri sessuali di un legame fedifrago, dimostra come l'erotismo possa essere funzionale a un'analisi di vita. Buono il lavoro fatto per dare al sesso un valore esistenziale e per tenere il film lontano da frettolose classificazioni volgari o pornografiche. Dal fulcro sessuale iniziano a dipanarsi le personalità dei due amanti, i quali non si accontentano più della passione anonima e finiscono per pregiudicare l’intesa. L’analisi delle due vite parallele ha un senso nevrotico e un retrogusto amaro.

Colpisce senza remore questo Intimacy, toccando le giuste corde senza scadere in elucubrazioni intellettuali o scappatoie melodrammatiche. Magari non spiega tutto quello che sta dietro e diventa incerto in alcuni passaggi, ma Chereau è abile nel far emergere i tre personaggi protagonisti in un virtuoso gioco a tre che prende vita anche dalle asincronie dei rispettivi ambienti di interessi.