Rassegna estiva: Notti d'estate buie(sche) e senza stelle
Un thrillerino ben fatto, realizzato con cura e avvincente quanto basta per passare le serate afose
Nulla di trascendentale , ma realizzato con buona professionalità (garantiscono Michael Canale e Gary Preysler, i produttori di
Coincidenze), ben interpretato e ariosamente estivo
Intelaiatura "lenziana" a quattro in una villa sperduta nella campagna, con mogliettina che se ne esce da un esaurimento nervoso (discreta la prova della Locklean), maritino premuroso e innamorato (il Carradine "minore"), cognata sensuale e ambigua (sensuale lo è davvero, Emma Samms) e guardiano campagnolo un pò rozzo ma che pare un bonaccione (sul laido andante un sempre ottimo Nead Beatty)
Nel mezzo una passione incestuosa tra fratello e sorella (Carradine/Samms), che già durante l'incipit ci danno dentro a fare le "sporcacciate" nascosti dalla madre (madre che poi và ad affettare una poltiglia di carne sanguinolenta,non dissimile dalla Stoppi/Iris di
Buio Omega) che fà vacillare la mente della mogliettina, che vive di sospetti e viene quasi esclusa dai due
La tensione erotico/incestuosa (pur non mostrando nulla) tra i due si avverte come una cotinua scarica di elettricità nell'aria (il clou e raggiunto nella scena in bagno), ma, purtoppo, non esplode mai, non approfondendo il malsano rapporto e lasciando cadere le intenzioni (peccato, perchè il film ne avrebbe guadagnato)
Quindi il "gioco" và avanti con le crisi della Locklear, tra sonniferi e pasticche varie (da antologia gli scarafaggi "creepshowsi" che escono dal tubetto al posto delle pasticche), sonno/veglia, realtà e immaginazione...mentre fratello e sorella cazzeggiano tra loro e il guardiano sembra troppo disponibile e simpatico perchè non nasconda qualcosa di losco.
Certo, gli sgamati di questo tipo di film sanno già dove tutto andrà a parare e il finale sembra mutuato da un episodio di
Alfred Hitchcock presenta (telefonato e ben poco sorprendente)
Ma ci sono momenti davvero notevoli (l'incubo nuziale della Locklear, che sembra uscito da un episodio televisivo di
Freddy's Nightmare), con il regista che evidenzia la sua origine esteuropea (la madre che macina la carne, la sorella che spenna una gallina in un contesto onirico e incubotico) e la Locklear che imbraccia la doppietta sembra la Linda Hayden della
Casa sulla collina di paglia.
Anche se lo script non e dei migliori e il twist e piuttosto "sgamabile" (e uguale a mille altri), il filmazzo si lascia godere appieno, merito di un buon comparto tecnico e dell'impegno attoriale, con lievi echi slasher (la figura nerovestita con scure in mano, che perseguita la Locklear) e una location campagnola come nei nostri miglior thriller settantiani
Finale che non disdegna leggere influenze sugli animali assassini (il cane) e piccolissimi tocchi horror
La Locklear che cade in trance, indotta dal marito, e da antologia.
Convenzionale , ma godibilissimo.