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Tutti i commenti e le recensioni di Il senso di Smilla per la neve

TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/09/10 DAL BENEMERITO AAL
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Aal 11/09/10 07:25 - 321 commenti

I gusti di Aal

Depresso e noioso thriller in salsa danese. La trama poi è confusa e inconcludente, i personaggi ambigui e irritanti. Julia Ormond e Gabriel Byrne sembrano capitati per caso in questa sceneggiatura tanto è il loro spaesamento. Più in parte il grande Richard Harris. Il problema è putroppo alla radice: i molti difetti del libro di Peter Hoeg sono stati riversati nel film. Non riesco a capire cosa ci abbiano visto migliaia di lettori o i produttori della riduzione cinematografica. Forse mi sfugge qualcosa: la Danimarca è davvero lontana da noi.

Disorder 19/12/10 14:04 - 1416 commenti

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Insolito, glaciale film danese, dallo strano sviluppo a metà tra thriller e dramma, con una punta di fantascienza. Il "giallo" in sè è debole, ma gli indizi sono lesinati quel tanto che basta a tenere sempre alta l'attenzione; i veri punti di forza sono altri, l'attenzione per i personaggi soprattutto ma anche l'uso accorto delle ottime location (una gelida Copenaghen prima, la Groenlandia poi). In qualche modo ha anche anticipato l'attuale successo del thriller scandinavo (e Smilla non è poi così diversa da Lisbeth Salander...). Bello, senza dubbio...

Pigro 19/06/12 08:49 - 10122 commenti

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Il film fa forza sul contesto inusuale e sul plot incalzante, dal romanzo del danese Høeg: un thriller che si trasforma nella scoperta del solito complottone dello scienziato pazzo. Ma poi il regista vola basso, limitandosi a svolgere (comunque bene) il compito, evitando di sfruttare le suggestioni glaciali potenzialmente notevoli, e addirittura sbagliando cast: attori anglo-irlandesi per personaggi scandinavi e inuit (con l’assurdità della protagonista groenlandese, che da bambina ha gli occhi a mandorla e da adulta gli occhioni da cerbiatto).

Saintgifts 18/06/12 00:28 - 4098 commenti

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Smilla (una Julia Ormond piuttosto in parte) è cresciuta tra i ghiacci, il vento freddo della Groenlandia e vasti orizzonti e non sopporterebbe di stare rinchiusa in una cella; nonostante ciò continua le sue indagini e vuole sapere perché il suo piccolo amico Isaiah è stato ucciso. Interessante non solo per le atmosfere nordiche e una costante suspense che mantiene alta l'attenzione, ma anche per il fantasioso evolversi della storia e i suoi risvolti legati, come spesso succede, all'interesse e al potere. Notevole il cast, in cui spicca Harris.

Buiomega71 19/11/12 00:25 - 3109 commenti

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Dopo un promettente prologo che sta tra Antarctica e un disaster movie, il film si affloscia inesorabilmente procurando solamente noia, sbadigli e ritmo del peggior tv movie da domenica pomeriggio. August, così sanguigno e viscerale nella Casa degli spiriti, qui è totalmente anonimo, svogliato, con una regia narcolettica e televisiva che regala banalità e pressapochismi a iosa. Brutto pure il finale, un mix tra un X-Files dei poveri e L'orca assassina (ma senza l'orca). Di rara antipatia la Smilla della Ormond e emozioni vicine allo zero. Pessimo fantathrillerino sottozero (in tutti sensi).
MEMORABILE: La Ormond che prende per le "palle" l'amante giovane del padre; Il povero Richard Harris nella stessa situazione finale che aveva nell'Orca assassina.

Galbo 20/11/12 05:47 - 12655 commenti

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Un buon romanzo (di grande successo) dello scrittore danese Peter Hoeg, convertito in un film mediocre dal regista Bille August. Si perde quasi totalmente la "magia" letteraria della pagina scritta: il regista converte la storia in un thriller confuso e ingarbugliato che non sfrutta adegutamente la suggestiva ambientazione. Anche il cast scelto, potenzialmente di buon livello, non convince più di tanto.

Daniela 22/11/12 10:17 - 13286 commenti

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Mezza danese e mezza inuit, una giovane donna indaga sulla morte di un bambino, ritenendo che non si tratti di un incidente come invece le apparenze fanno pensare... Da un bestseller baciato da un grande successo (per me inspiegabile), una trasposizione piatta e confusa, incolore sul piano visivo e sul piano emotivo, che non riesce a coinvolgere più di un qualsiasi giallo di routine trasmesso su Rai2. Julia Ormond è una Smilla più bella di come è descritta nel romanzo, ma anche, se possibile, meno interessante, gli altri attori noti sembrano di passaggio e/o sono sprecati. Film perdibile.

Paulaster 14/11/17 10:10 - 4900 commenti

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Un bambino precipitato da un tetto fa scaturire indagini per un omicidio legato a una scoperta scientifica. Thriller che nella prima parte di analisi della storia regge la tensione ma che avanzando perde ogni logica. Melodramma di azione, frasi sentimentali terribili e finale esagerato in cui le ambientazioni polari erano già di per sé suggestive. La Ormond è dipinta anche troppo duramente, Byrne non è mai credibile e la Redgrave è da comica religiosa; Harris è l’unico a offrire buone espressioni.
MEMORABILE: La Ormond che stritola i genitali alla fidanzata del padre; L’audio del nastrino.

Noodles 3/04/20 23:38 - 2681 commenti

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Partendo da un buono spunto (dovuto però al libro) il film inizia bene con una buona dose di suspense ma poi si perde subito in una sceneggiatura ingarbugliata zeppa di dialoghi spesso malfatti. Non convincono nemmeno l'incoerenza di alcune situazioni (la protagonista cambia un paio di volte modo di fare senza un perché) ma soprattutto non convince la regia, piatta e televisiva. Il cast recita bene ma il film proprio non va, è freddo come i luoghi in cui è ambientato.

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  • Discussione Pigro • 18/06/12 09:40
    Consigliere - 1707 interventi
    Zender, ho molte perplessità sulla definizione del genere "drammatico" per questo film.
    Tanto per far capire a chi magari non ha visto il film, riassumo la trama (senza svelare il finale): viene trovato morto un bambino, e una donna, anziché credere in un incidente, comincia a fare indagini per conto proprio e a dispetto della polizia; così, rischiando più volte la vita in situazioni al cardiopalma, scopre un mega-complotto che ha a che fare con ricerche scientifiche che potrebbero cambiare la storia e far diventare lo scienziato che le fa l'uomo più ricco e potente del mondo.
    Orbene, con questa trama mi sembra che il genere sia ben diverso. Io direi thriller, ma ci sono pure action, giallo e fantascienza. Di certo, toglierei "drammatico".
  • Discussione Zender • 18/06/12 09:54
    Capo scrivano - 48951 interventi
    Mah, di solito drammatico è uno dei generi che ha meno "paletti" e si utilizza con molta più facilità di altri. Difficile sbagliarsi quando si scrive drammatico. Tanto è vero che Imdb lo scheda prima come drammatico che come thriller. Visto che Aal non c'è da tempo mettiamo pure thriller, io il film non l'ho visto e non posso dire nulla, ma ripeto, drammatico è uno dei generi meno "specifici" e più trasversali.
  • Discussione Caesars • 18/06/12 11:27
    Scrivano - 16997 interventi
    Il film non l'ho visto, ma ho letto (qualche milione di anni fa) il libro. Direi che "thriller" ci può stare.
  • Discussione Disorder • 18/06/12 16:51
    Call center Davinotti - 380 interventi
    Direi anch'io che thriller è più adatto, per quanto molto sui generis (ci sono elementi drammatici e perfino fantascientifici).

    Aggiungo che è uno dei pochi casi, a mio parere, in cui il film supera il libro (per quanto interessante, davvero troppo prolisso in alcune parti)
  • Discussione Saintgifts • 18/06/12 23:41
    Comunicazione esterna - 42 interventi
    Il film abbraccia con percentuali diverse, alcuni generi, già citati, dove forse thriller predomina. Drammatico ci può stare vista la sua "genericità", riesce a riassumerli un po' tutti.
  • Discussione Buiomega71 • 19/11/12 09:58
    Consigliere - 27156 interventi
    Dopo un prologo che faceva ben sperare, a metà strada tra Antarctica e un "disaster movie", il film si affloscia terribilmente in un baratro di noia, sbadigli e colpi di sonno difficilmente inarrivabili

    Dove e andato a finire il Bille August sanguigno e viscerale della Casa degli spiriti? Qui ho trovato solo un registello anonimo, televisivo, banale di un presappochismo imbarazzante (le auto della polizia americane a Copenhagen!!), un ritmo soporifero che nemmeno un tv movie pomeridiano, girato male e recitato peggio con emozioni e tensione prossime allo zero assoluto

    Di rara antipatia la Smilla di Julia Ormond, ridicolo fino al paradosso il balbuziente vicino di casa interpretato da un catatonico Gabriel Byrne, per non parlare del cameo di Vanessa Redgrave, una specie di suora dal delirio mistico, brutta copia della Glenn Close della Casa degli spiriti e un Richard Harris messo lì per far richiamo, ma totalmente inutile

    Ma cast a parte, quello che stupisce e la regia fiacca e spenta di August, che si limita a dirigere il tutto come se fosse un episodio mal riuscito di un 007 di quarta segata

    Ridicoli bambinetti groelandesi rompicoglioni, finali risibili e miseri che stanno tra un episodio malriuscito di X-Files e L'orca assassina (ma senza l'orca) e poi noia, noia e ancora noia, dove non succede un piffero di niente tra vermi carnivori preistorici, meteoriti in ammollo e complotti risibili e ben poco entusiasmanti

    L'apoteosi della scemenza e Smilla che si imbarca su una nave diretta in Groenlandia, capitanata da un redivivo Mario Adorf,dove manco fosse l'agente 007 messo in mezzo a un film di serie z turco

    Buoni alcuni scorci della fotografia di Jurgen Presson e tronfie e invasive, nonchè tonitruanti le musiche di Hans Zimmer

    Pasticcio fantathriller a sottozero (in tutti i sensi però) di rara bruttezza, girato col culo e zeppo di banalità a iosa, dove August non riesce a suscitare il benchè minimo coinvolgimento, grazie alla sua regia pedestre che manco un episodio dell'ispettore Derrick.

    Per i cinefili, Richard Harris, nel finale, si troverà in una situazione analoga a quella dell'Orca assassina, ma qui, ahimè, tra i ghiacci, l'orca non c'è!

    Mi chiedo se August ha visto almeno un thriller in vita sua, perchè pare proprio di no

    Miserabile e narcolettico thrillerino da domenica pomeriggio, capace di regalare assoluti momenti di beate pennichelle e brutto com'è, non fà manco ridere. Evitare accuratamente.
    Ultima modifica: 6/09/15 19:46 da Buiomega71
  • Discussione Galbo • 19/11/12 15:41
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Anche a me il film ha deluso, mentre il libro mi era piaciuto abbastanza....
  • Discussione Greymouser • 19/11/12 17:42
    Call center Davinotti - 561 interventi
    E' uno dei non rari casi di film brutti tratti da romanzi splendidi.
    Il libro è sicuramente un thriller, nobilitato però dalla grande capacità di scrittura e dalla profonda sensibilità di Peter Hoeg.
    Il film imbastardisce tutto il soggetto, nonostante si tenga fedele alla lettera della vicenda (ma non allo spirito). Effettivamente, ha un taglio statico e monocorde che fa pensare a qualcosa di televisivo.
  • Discussione Buiomega71 • 20/11/12 00:54
    Consigliere - 27156 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    E' uno dei non rari casi di film brutti tratti da romanzi splendidi.
    Il libro è sicuramente un thriller, nobilitato però dalla grande capacità di scrittura e dalla profonda sensibilità di Peter Hoeg.
    Il film imbastardisce tutto il soggetto, nonostante si tenga fedele alla lettera della vicenda (ma non allo spirito). Effettivamente, ha un taglio statico e monocorde che fa pensare a qualcosa di televisivo.


    Esattamente Grey, e taccio sulle ridicole (nonchè pacchiane) sequenze sul viso del bimbo groenlandese sorridente in sovraimpressione a quello della Ormond, nonchè quando vola giù dal tetto, che manco fosse uno spot per scientology

    Sembra che August non abbia mai visto un thriller in vita sua

    In una parola atroce, o come dicono finemente i nostri cuginetti d'oltralpe, un vero e proprio film de m....
    Ultima modifica: 20/11/12 09:38 da Buiomega71