Freak e i suoi fratelli - Documentario (2023)

Lo sguardo: mazzo di fiori sulla tomba o preghiera per chi della strafottenza soffice verso la ventosità culturale di un paese ha fatto una categoria del teppismo intellettivo. Da 9 anni di meno, il mai abbastanza celebrato padre padrino padrone del rock demenziale non smette di mancarci né di centrarci, ché non ci sarà mai gusto in Italia a essere Freak Antoni. Da vero agiografo, Quagliano lascia che persona e personaggio, ormai mitopoietici, parlino da sé e per tre, e che a onorarlo siano le parti in causa (Testoni) ed effetto (noi). Si sorride, si ride, ci si terge una lacrima.

Freak Antoni, il volto musicale (e non solo) del movimento del '77 che infiammò Bologna per poi dilagare in tutta Italia, raccontato con dovizia di particolari e grande abbondanza di scene di repertorio. Il suo non era soltanto rock demenziale, era una vera e propria filosofia di vita, e il documentario parte da questo presupposto muovendosi con grande eleganza nel racconto e nelle immagini.

Breve omaggio alla figura del rocker Freak Antoni. Il ritratto è composto specialmente di contributi privati, dai filmini delle vacanze a qualche prova in studio. Il compagno di band Dandy Bestia è l’unico che racconta qualche aneddoto. Lo spirito irriverente e qualche genialità lessicale emergono nel quotidiano e il documentario è un valido approfondimento per chi già conosce l’artista bolognese.