Cuba: giovane militante comunista conosce un gay maturo, e passa dalla diffidenza all’amicizia. Pellicola storica che porta in evidenza per la prima volta la discriminazione degli omosessuali nel regime castrista. Ma non si tratta di banale rivendicazione: attraverso questa bella storia è portata alla luce la quotidianità (nel bene e nel male) della realtà cubana. Così, la scoperta dell’umanità di un ‘pervertito’ (notevole interpretazione di Jorge Perugorría) spalanca agli occhi del militante la conoscenza di una cultura proibita.
Il film nella sua prima parte non mi è piaciuto molto: l'ho trovato troppo costruito; successivamente invece (forse sono entrata nelle dinamiche della storia) si riprende e il risultato non è poi male. I temi trattati sono molto importanti e vengono toccati in maniera relativamente leggera.
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CuriositàRaremirko • 7/11/13 23:13 Call center Davinotti - 3863 interventi
Curiosamente il film fu prodotto e finanziato dal governo cubano proprio in un periodo riguardo al quale l'omosessualità era un argomento trasgressivo, fuorilegge.