Interessante tassello della nutrita schiera di amori folli del cinema europeo anni '70, un anomalo e riuscito road movie che tratta la schizofrenia senza scadere negli eccessi (tutt'altro: il clima rimane piuttosto ironico e disteso) ma dipingendo il suo personaggio principale (la bellissima e svitatissima piromane interpretata dalla Swann) in modo verosimile e a tratti crudele. Tecnicamente interessantissimo, con un grandangolo talmente reiterato da assurgere a cifra stilistica e interni (purtroppo rari) di ricercato fascino barocco.
Girato quasi tutto all'aperto, in boscaglie più o meno fitte, forse anche come messaggio subliminale del regista a lasciare libertà assoluta a tutti gli istinti primordiali, fino ad arrivare a vivere allo stato brado. Certo che se un fotografo ormai al tramonto, fortemente deluso in amore e schifato (con giusta ragione) dai suoi colleghi, di punto in bianco si accompagna a una giovane, evasa da una casa di cura e con istinti piromani, anche le situazioni più assurde e impensabili divengono reali. Swann in gran spolvero in un ritmo che non cala e non potrebbe calare mai.
MEMORABILE: Le frasi disgustose dei due fotografi a Chloe; Le confessioni della prima moglie; L'incendio della villa; Le pillole del signore a tavola.
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DiscussioneFauno • 16/11/23 01:48 Contratto a progetto - 2743 interventi
Deepred89 commenta:
Tecnicamente interessantissimo, con un grandangolo talmente reiterato da assurgere a cifra stilistica e interni (purtroppo rari) di ricercato fascino barocco.
In effetti di interni ce ne sono pochi, ma quei pochi sono veramente belli...rivedendolo l'ho apprezzato maggiormente, alla prima visione non sarei andato oltre i due pallini e mezzo, ma la Swann è veramente brava. Stavo per scrivere che batte colleghe future molto decantate, sottintendendo la Dallé di Betty Blue, ma la Swann pur avendo lavorato con registi francesi non è affatto francese, quindi il paragone non ci sta.