Father of the Bride Part 3 (ish) - Corto (2020)

Father of the Bride Part 3 (ish)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Father of the Bride Part 3 (ish)
Anno: 2020
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Note: Secondo sequel di "Il padre della sposa" (1991). Realizzato a scopo di beneficenza.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una terza parte in cortometraggio che vale giusto come simpatica reunion del cast originale di venticinque anni prima con l'aggiunta di una “guest star” del calibro di Robert De Niro (lo possiamo idealmente immaginare in trasferta dall'altra saga “matrimoniale” di quegli anni, quella dei Fotter). E' lui il padre della sposa (Shipp), questa volta, perché dalla parte dei coniugi Banks (gli ormai anziani Steve Martin e Diane Keaton) a lanciare l'idea del matrimonio è il loro figlio maschio Matty (Culkin), che nei due capitoli Anni Novanta tutti ricordiamo come un bambino. Ma non è...Leggi tutto finita, perché a completare il cast ci sono addirittura i due neonati originali (Pugh e Platt) dell'antico sequel, che possiamo quindi vedere da cresciuti, e l'istrionico wedding planner Franck (o “Fronc”, come lo pronuncia lui), quel Martin Short che contribuì non poco al successo della mini-saga. Siamo però in periodo di pandemia e i contatti avvengono esclusivamente a distanza; per questo la famiglia ha organizzato una chat multipla in Zoom, alla quale lentamente si affacciano uno dopo l'altro tutti i componenti di un tempo con la giusta attesa per uno Steve Martin che era e resta la star. Giocando incessantemente con split screen e "controcampi" la regista (e sceneggiatrice) Nancy Meyers dirige un veloce botta e risposta che ha ovviamente in qualche prevedibile gag legata alla pandemia il filo conduttore. Non si ride granché (non che lo si facesse troppo nemmeno nei due film originali, a dire il vero) e gli scambi tendono ad accelerare fin troppo senza che lo spettatore ricordi nel frattempo facilmente l'albero genealogico dei Banks. La new entry principale è l'adorabile Alexandra Shipp, che nel ruolo della sposa ha naturalmente il suo spazio, ma chi più si fa attendere (forse perché conferma sorprendente) è il Franck di Martin Short, eccentrico come sempre, che parla con alle spalle una bella immagine della Toscana (dove i due promessi sposi avevano sognato di recarsi in luna di miele). Il suo accento bizzarro, accostato alla vitalità tipica del personaggio, dà un bel tocco di vivacità e impreziosisce l'ultima parte. Fin lì poco s'era detto di interessante e ad essere sinceri poco si dirà anche poi, con una lunga, superflua cantata finale per un corto presto in affanno che chiude a ventisei minuti senza troppi rimpianti. Lodevole l'iniziativa (con i proventi destinati a un istituto benefico) e la riconvocazione dell'intero cast, ma a quel punto qualcosa di più francamente ce lo si aspettava...



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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/11/20 DAL BENEMERITO CLAUDIUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 9/11/20
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Claudius 7/11/20 15:46 - 544 commenti

I gusti di Claudius

Realizzato a scopo umanitario e introdotto da Reese Witherspoon (che spiega il perché del corto). Ritroviamo la famiglia Banks dopo venticinque anni dal sequel (la regista riprende molte scene dei due film precedenti) riunita tramite Zoom (il motivo della chiamata lo si può intuire). Non aggiunge molto ai film di Shyer ma a contare sono l'intento umanitario e la prova del cast, con alcune riflessioni sul periodo che stiamo vivendo. Vale la visione (che diventa obbligatoria per i fan della "saga").
MEMORABILE: La riflessione finale di Steve Martin.

Rambo90 3/02/21 16:40 - 7713 commenti

I gusti di Rambo90

Simpatica reunion a scopo benefico del cast del dittico originale. Vediamo proprio tutti i vecchi protagonisti, persino i neonati che nascevano alla fine del secondo capitolo, ed è spassoso constatare come siano ancora tutti in parte e si divertano evidentemente a prestarsi a questo piccolo corto. Il soggetto è semplice, le battute lavorano ancora sui caratteri costruiti negli anni '90 ma funziona. E funziona anche come testimonianza della pandemia da Coronavirus, con la famiglia costretta a parlarsi su Zoom e a celebrare un matrimonio a distanza. Promosso.

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