L'abitudine alle abitudini della poco reattiva Karen si avvicenda giorno dopo giorno sempre più identica a se stessa, di pari passo allo schiacciamento apatico dello stanco monadismo urbano. Ecco allora l'"en-trance", lo stato di dissociazione abulica cui conduce la monotonia routinaria; ecco dunque l'"entrance", il varco incustodito della bassa soglia di attenzione... Può irritare come pure incuriosire questo "orenpelismo" formale applicato alla quotidianità secondo linee vagamente Dogma, "mockumentando" esteticamente il secco montaggio dei lesti capture giornalieri sino al ferale twist-ending. Unicuique suum iudicium.
MEMORABILE: La "shiningata" conclusiva...
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Un thriller sulla solitudine quotidiana e sullo straniamento abitudinario girato dalla coppia di registi americani quasi fosse un mockumentary "indiziario" alla Paranormal activity.
Supponente operazione vontriereggiante o curioso esperimento senza eccessive pretese?
Scelta non semplice.
DiscussioneRaremirko • 30/10/12 00:45 Call center Davinotti - 3863 interventi
Gestarsh99 ebbe a dire: Un thriller sulla solitudine quotidiana e sullo straniamento abitudinario girato dalla coppia di registi americani quasi fosse un mockumentary "indiziario" alla Paranormal activity.
Supponente operazione vontriereggiante o curioso esperimento senza eccessive pretese?
Il genere "mockumentary" per me ha stancato già dai tempi di BWP, figurati se prendo le difese di questa bassa categoria spicciola (escludendo però il fanta-fake Chronicle, che ho gradito abbastanza); il fatto è che qui quelle stesse tecniche di ripresa vengono riadoperate per raccontare una vicenda cinematografica senza alcuna telecamerina interna al racconto. Si va addirittura oltre Project X.
Entrance sembra un mockumentary ma in realtà è un thriller che ne sfrutta solo l'estetica reality.
DiscussioneRaremirko • 31/10/12 00:07 Call center Davinotti - 3863 interventi
Gestarsh99 ebbe a dire: Il genere "mockumentary" per me ha stancato già dai tempi di BWP, figurati se prendo le difese di questa bassa categoria spicciola (escludendo però il fanta-fake Chronicle, che ho gradito abbastanza); il fatto è che qui quelle stesse tecniche di ripresa vengono riadoperate per raccontare una vicenda cinematografica senza alcuna telecamerina interna al racconto. Si va addirittura oltre Project X.
Entrance sembra un mockumentary ma in realtà è un thriller che ne sfrutta solo l'estetica reality.