Due piccoli italiani - Film (2018)

In fuga dalla Puglia, in viaggio per l'Europa. Commedia amara (ma che lancia un messaggio di speranza) sulla forza di voltare pagina dopo una vita passata in "libertà vigilata" abbattendo ogni barriera della diversità. In tal senso il film segue la scia de L'ottavo giorno, senza tuttavia raggiungerne il lirismo; il ritmo è discreto, la recitazione convincente (particolarmente bravo Sassanelli nel ruolo del paziente con lieve ritardo mentale), il finale azzeccato ma prevedibile. Merita comunque la visione.

La prima regia di Sassanelli non poteva che essere nella natia Puglia, dove mette in scena un road movie che vede la fuga di due fratelli (di cui uno con problemi mentali) in un viaggio senza una meta precisa che li porterà fin al nord Europa, dove incontreranno divertenti personaggi. Per essere una prima regia non c'è male, il cast con in testa lui e Colella funziona al meglio. In sceneggiatura si evince un po' di superficialità sul tema della disabilità mentale (ci può stare), ma il film sa portare anche a una sana riflessione grazie a dialoghi divertenti, per quanto malinconici.