Ricco signore in età (Jürgens) sposa giovane studentessa arrivista (Neri), amica della di lui figlia (Cohen). Nessun dubbio questa volta sulle intenzioni di lei: raggiunto l'obiettivo matrimonio, quello successivo (ottenuto la stessa sera in cui lui le chiede la mano) è quello di farsi l'amante (Galiardo). Ma questo lo scopriremo poi, perché il film si apre sulla programmata vendetta del marito, che finge di andare in Svezia e raggiunge invece di nascosto la giovane moglie a Étretat, in Normandia (riconoscibili le celebri falesie), dove sta consumando l'ennesimo tradimento nella villa di famiglia. La coppia clandestina consuma ripetutamente e ci vuole un bel pezzo prima di arrivare al dunque, ma...Leggi tutto poi ecco il marito mettere in pratica il suo diabolico piano: entra nella camera da letto dove i due sono avvinghiati, li sorprende e infine si uccide, crollando a terra. Nello stesso istante le finestre vengono bloccate da pannelli d'acciaio, le porte si chiudono ermeticamente e parte una registrazione: "Spiacente, imputridirete con me al vostro fianco". Proprio un bello scherzo, dal quale i due non sanno come salvarsi. Non c'è via di uscita, apparentemente. E così, per non fossilizzare in una situazione claustrofobica che poco offre, il film attacca con i flashback, attraverso i quali si ricostruisce la storia dell'incontro tra i protagonisti: il matrimonio della figlia dell'uomo durante il quale questi conosce la futura moglie, l'esperienza precedente di lei con un coetaneo idealista che ancora credeva nell'amore, le tensioni alle prime avvisaglie di un tradimento inevitabile... Le idee per un lavoro originale c'erano e la situazione sembrava promettere sviluppi interessanti, ma i continui ed eccessivi flashback riportano tutto nell'ambito del melodramma di minor pretese, al quale per fortuna il cinismo della protagonista conferisce il tipico disincanto settantiano. Brava e molto sexy la Neri, che sfoggia abiti in grado di esaltarne la sensualità; Jürgens, ingessatissimo all'inizio, riguadagna la giusta umanità e disillusione nei flashback, organizzati discretamente e - per quanto prevedibili nel loro evolversi - tutto sommato raccontati con piacevolezza. I faccia a faccia tra la Neri e Jürgens sono il sale (con lui prodigo di frasi sagge che cadono come sentenze), i rendez-vous con Galiardo il pepe. Il condimento c'è, manca un po' la sostanza, e la regia di Juan Logar non fa molto per dare al film quella personalità forte che l'inizio da giallo puro pareva promettere. Musiche di Piccioni inserite talvolta a sproposito, spesso inutilmente rumorose.
Un ricco ed anziano vedovo di nome Roland (Curd Jürgens) entra nelle mire della giovane Alexa (Rosalba Neri) che decide di sposarlo per l'agiatezza economica, ma allo stesso tempo opta per farsi, come amante, il più giovane ed avvenente Pierre (Juan Luis Galiardo). Quando il marito, afflitto dal tradimento, si toglie la vita, un nastro spiega cosa attende i due amanti, mentre un meccanismo blocca le uscite della casa/ritrovo. Interessante noir, tragicamente lucido, ben scritto e doppiato (anche da Amendola). Impostato su temi esistenziali.
Thriller un po' deludente che parte in maniera intrigante e che potrebbe aver ispirato i più moderni film del genere (ambiente claustrofobico, registratore con la voce della vittima... Saw?) ma che purtroppo lascia lo spettatore in perenne attesa. Ancor più inadeguato il finale che speravo mi desse almeno un brivido di stutore. Bella e intrigante la Neri che invece non delude i suoi estimatori dando bella mostra di sè, insignificante invece il suo "giovane" amante.
La vanità ne esce veramente a pezzi e altrettanto i protagonisti del film. Crudele, inesorabile e angosciante al punto da regalare più suspense di molti thriller. I molti flashback espongono divinamente il lento procedere dell'annunciata catastrofe. Davvero eccellente Curd Jürgens (il marito), brava come sempre Rosalba Neri. Un'altra chicca di film!
MEMORABILE: "Per la tua bellezza e gioventù ho la mia ricchezza, che so non essere abbastanza"; "Sono contro la società dei consumi perché genera bisogni superflu
Bel thriller atipico e particolare.: un uomo tradito organizzerà una particolare vendetta... Bellissima Rosalba Neri, un po' scarso Galiardo, ma va bene lo stesso. Ottime musiche del maestro Piccioni; un bel film che raggiunge l'apice quando si vede il protagonista dapprima fiducioso arrendersi all'evidenza della trappola ordita.
Ottimo thriller molto originale, ben recitato. Dall'eccellente Curd Jurgens alla sensuale Rosalba Neri, c'è pure il grande caratterista spagnolo Eduardo Calvo. La pellicola risulta molto originale, conta su un buon tema musicale. Da citare la stanza-bara nella quale si svolge la maggior parte del film e gli incubi della Neri. Consigliato.
MEMORABILE: La diabolica (ma giusta) vendetta di Jurgens.
La vendetta post-mortem - sentenziata da un magnetofono e consumata nella convivenza forzata dell’avida coppia carnefice – è proposta interessante ed anche originale, ma la sua messa in atto naufraga presto nell’incapacità del regista di gestire i meccanismi del dramma e del thriller, che si dileguano in un vano gioco di flashbacks, nella banalità dei dialoghi e nel totale difetto di suspense. Non falliscono invece i nudi della carismatica Neri, ulteriormente valorizzati dai filtri rossi della fotografia nella sequenze iniziali in spiaggia.
Insolito giallo, i cui meriti stanno essenzialmente nella sua originalità e nell'azzeccata cadenza dei vari flashback. Funziona Jürgens e funziona Rosalba Neri, pure brava. Restano però inopinatamente aperte alcune piste (ma la figlia dell'anziano e l'avvocato perché spariscono dalla trama?) ed il finale lascia un po' delusi, pur se giunge inaspettato. Così così.
Chi come me ama i film Anni Settanta troverà estremamente piacevole questo thriller girato quasi (o interamente?) a Parigi. Il soggetto della sceneggiatura, ancora attuale al giorno d'oggi, è ben interpretato da un cast variegato. L'appartamente "sigillato" mi ha ricordato quello di Scissors; anche se il finale forse è un po' frettoloso il film resta comunque interessante perché credibile.
Due persone (amanti in questo caso) segregate in uno spazio chiuso con un cadavere in mezzo, mentre una voce registrata illustra loro la macchinazione. Impossibile non pensare ad un noto thriller americano recente, nonostante i temi affrontati (e il modo in cui vengono affrontati) siano del tutto differenti. Al di là di tali curiose analogie, questo thrillerino non è che sia un granchè. Ben recitato e confezionato dignitosamente, ma purtroppo incapace di coinvolgere e troppo esile nella sceneggiatura. Sufficienza risicatissima.
Classico eros-thriller iberico primi anni '70 con una nutrita partecipazione produttiva e artistica italiana. La trovata che dovrebbe costituire il nerbo della vicenda ha una sua originalità, ma una regia poco incisiva e tentennante, la banalità dei dialoghi e le eccessive digressioni affidate a flashback da spot pubblicitario disperdono la tensione impedendo al film di prendere quota. All'attivo resta qualche suggestivo sfondo parigino, l'autorevole presenza di Curd Jurgens e l'innata carica erotica che prorompe dalla sempre divina Rosalba.
MEMORABILE: Notevoli, come di consueto, le sensuali mises sfoggiate dalla Neri.
Curioso giallo claustrofobico su di una coppia di amanti che restano barricati in camera da letto per vendetta del marito suicida. L'idea è originale e verrà spesso copiata nel cinema a venire (chissà che Saw non abbia tratto ispirazione da questo filmetto di Logar), ma gli spunti si esauriscono presto, la realizzazione non è il massimo e il tedio prende il sopravvento. Piacevoli gli attori, su tutti il redivivo Jurgens.
L'idea della vendetta macabra, tramata con gusto diabolico, è buona. Anche la soluzione di introdurre i flashback non è male. Purtroppo, però, la regia è sciatta e inadeguata, gli attori sono diretti male, i dialoghi non brillano e c'è qualche buco in sceneggiatura. L'atmosfera, indecisa tra thriller e dramma, non è a fuoco e le musiche mal usate. Ma va bene così. Di buono ha che si lascia guardare; non è un completo disastro, insomma.
Ci si aspetterebbe il solito, infimo gialletto con complotto familiare tinto di lounge e, invece, è il tentativo (solo il tentativo) di qualcosa d'altro: una vendetta a posteriori (nientemeno) con qualche spruzzatina di indagine psicologica. Una flebile originalità che, se non altro, trae il filmino dal dimenticatoio: il risultato è tutt'altro che entusiasmante, però, anche per colpa di evidenti buchi di sceneggiatura. La Neri si conferma arrazzante.
La storia di una diabolica vendetta che se fosse stata condotta puntando maggiormente sui meccanismi del thriller, avrebbe potuto originare una buona tensione, e invece si è preferito privilegiare il melodramma sentimentale, con relativi flashback e tanti rimpianti per quello che poteva essere e non è stato; intento sulla carta anche lodevole, ma che ha come effetto più immediato quello di indurre alla noia, il che è paradossale per un film della durata di appena 80 minuti. Brava e seducente la Neri, carismatico Jurgens, Galiardo non all'altezza. Poco incisive le musiche di Piccioni.
Produzione italo-spagnola con ambientazione parigina, che presenta buoni spunti ma potenzialità inespresse. L'ispirazione è quella del giallo sexy lenziano, con il più classico dei triangoli lui-lei-l'amante, con il tema dell'amore senile: l'idea brillante è quella di rendere la vicenda claustrofobica, e infatti le cose migliori scaturiscono nelle scene del castello-prigione, con le dinamiche fra i due amanti. Verso la fine invece si divaga, ma forse girare tutto in interni sarebbe stata una sfida troppo grande. Bravo Piccioni con le sue note swing, a tratti scatenate.
L'anziano marito sembra aver trovato un modo davvero originale per vendicarsi dei tradimenti della giovane moglie. Un thriller erotico che ha dalla sua una trama piuttosto originale e claustrofobica, ma che si perde un po' per strada tra attacchi alla società dei consumi e sentenze pronunciate da Jurgens. Rosalba Neri nel suo periodo migliore era di una bellezza notevole e il film poggia molto su di lei, ma non basta.
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In definitiva a parte queste differenze, la vhs greca e il dvd sono identiche (il dvd dura un minutino in più, perchè la vhs greca rovinata è mancante di alcune sequenze perse a causa della cattiva conservazione della pellicola).
I titoli alternativi posso dire che hanno come sottofondo la musica presa dalla soundtrack, e non la musica originale, che si sentirebbe in modo diverso , il che mi far pensare che siano stati realizzati ma non utilizzati alla fine, e che magari quelli della x rated li abbiano trovati insieme al negativo originale, e ai vari b-roll (un pò come le scene inedite di un bianco vestito per marialè e quelle erotiche/porno per la polizia chiede aiuto, trovate casualmente, insieme al negativo originale).
Sono curioso di sapere Fauno, in quale altro film appare la musica, perchè non lo ricordo.
Ciao !
DiscussioneFauno • 11/07/17 10:50 Contratto a progetto - 2750 interventi
PORCA P...ANA!!!! Ma è COLPO ROVENTE! La musica è di quello stracapolavoro di Piero Zuffi. Quello merita 5 pallini perfino nella versione stratagliata...
Questi sì che sono tesori della cinematografia italiana...non vado oltre se no divento una di quelle iene che mi bannano dal sito. ;-) XD
DiscussioneFauno • 11/07/17 17:12 Contratto a progetto - 2750 interventi
E' di un altro pianeta. E solo a parlarne ho già la pelle d'oca.
Ma in Alexa la Neri sforna una delle sue migliori prestazioni. Anche perché qui non ha mostri sacri come la Bouchet o la Lee con cui doversi confrontare e quindi si sbizzarrisce bene.
E bisogna aggiungere che la Neri e la Bouchet poi faranno coppia sensazionale in quell'altra chicca che è Alla ricerca del piacere.
Inutile Alexa per me è uno di quei capolavori assoluti, che avrò già rivisto decine di volte (a causa anche delle decine di versioni create in tutto il mondo), e devo dire più lo rivedo, più mi piace.
Va da dire che anche il cast maschile non è da meno (soprattutto Jurgens).
DiscussioneFauno • 11/07/17 17:53 Contratto a progetto - 2750 interventi
In effetti parlavo di quello e de La bestia uccide a sangue freddo. Sono i due film nei quali la Neri, pur sfornando prestazioni maiuscole, è attenuata dall'impatto delle altre due attrici. Non considero la Fenech in Top sensation, in quanto non sono fra gli estimatori del film di Alessi. Ma quanta carne prelibata che c'era in quegli anni, e che trame, semplici e devastanti alla stessa maniera. Se dovessi vedere un film odierno non ci durerei 2 minuti...
HomevideoZender • 8/03/18 17:02 Capo scrivano - 48373 interventi
La X-rated ha fatto uscire il film anche in bluray (con traccia italiana):