Sebbene il design dei personaggi richiami fortemente le precedenti "creature" di Groening, la serie in realtà ha ben poco a che spartire tanto con le avventure del quotidiano degli spriengfieldiani quanto con quelle di Fry e del pazzo mondo del terzo millennio. Questa originalità è sicuramente un pregio, così come gradevole è la confezione tecnica degli episodi. I personaggi sono ben caratterizzati, il divertimento non manca, ma a tratti gli episodi sembrano girare a vuoto. La prima stagione si chiude in crescendo. Tutto sommato, promettente.
Groening si avventura nel mondo fantasy in un medioevo "modernizzato" facendo leva sul citazionismo e su una trama tiepida e tirata per le lunghe; è il prezzo che si paga passando dalla sintesi di singoli episodi a una narrazione consequenziale che non regge il ritmo e in cui si infrange quella poca originalità dei personaggi della serie. Si gioca con stereotipi che non si elevano dal fiabesco spicciolo: la principessa ribelle, il re ottuso, elfi e piccoli demoni e il solito "bestiario" di una corte immaginaria. Non graffia, non fa ridere e annoia.
La cifra narrativa della serie animata di Matt Groening è senza dubbio il citazionismo, a partire dalla serie fantasy per eccellenza. L'artista americano concepisce una storia con un vero e proprio filo conduttore che alterna momenti di notevole godimento, legati sopratutto alla caratterizzazione dei personaggi, ad altri in cui la vicenda sembra girare a vuoto. Riuscita nella parte grafica, una serie che per il momento merita un giudizio interlocutorio in attesa di sviluppi futuri.
Non eccellente ma piuttosto originale, proprio perché non trae ispirazione dalle altre due creazioni di Matt. Groening (I Simpson, Futurama) e propone una narrazione consequenziale. Anche il ritmo delle gag è diverso: si gode delle piccole pause e non si parte a raffica come in genere fanno le serie d'animazione di questo tipo. I personaggi sono interessanti e simpatici (ma la protagonista un po' meno di comprimari quali Elfo, Demone, il Re e la matrigna) e la stessa ambientazione sembra promettere molto, per le stagioni che seguiranno alla prima.
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DiscussioneFabbiu • 29/01/21 15:51 Archivista in seconda - 662 interventi
Nella terza stagione scopriamo che l'ambientazione di questa serie è sì, Fantasy, ma non necessariamente quel fantasy che secondo l'idea comune è associata ad un'epoca medioevale. L'epoca (in cui si svolgono i fatti) è sicuramente antica, ma impossibile da stimare. E' interessante da un punto di vista narrativo, anche l'espediente utilizzato per adottare questo "cambio", semplicemente i personaggi principali si allontano dal loro villaggio, "là fuori" le cose sono molto diverse.