Dove guardare Darlin' in streaming

Lo trovi su

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Tutti i commenti e le recensioni di Darlin'

TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/06/20 DAL BENEMERITO DANIELA
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Daniela 22/06/20 08:48 - 13278 commenti

I gusti di Daniela

Catturata mentre si aggirava per strada, una ragazza selvaggia viene accolta in un istituto diretto da un vescovo che intende approfittare della nuova ospite per ottenere finanziamenti ma non ha fatto i conti con la  donna cannibale che l'ha allevata come se fosse sua figlia... L'attrice McIntosh esordisce alla regia dando un sequel al bel film da lei interpretato pochi anni fa: lodevole l'intento di non battere le solite strade proponendo una storia piuttosto originale, ma risultato deludente per le vistose incongruenze e l'incertezza dei toni tra il drammatico e il grottesco. 
MEMORABILE: Durante la messa, la comunione con morso alla mano del vescovo officiante.

Fedeerra 2/07/20 05:22 - 769 commenti

I gusti di Fedeerra

Pollyanna McIntosh e l’avant- garde del nuovo cinema femminista/indipendente.  Un film in bilico tra lirico e grottesco, tra denuncia sociale e teen drama. Un ottimo punto di partenza con alcune falle di sceneggiatura ma che, grazie ad una messinscena curata e alla bravura degli interpreti (bravissima la giovane Lauryn Canny), si fa decisamente perdonare. Da vedere.  

Pumpkh75 14/10/20 13:52 - 1888 commenti

I gusti di Pumpkh75

Seguito di The woman, lo rincorre in tutto e per tutto: quello che era un ritratto gelido delle meschinità umane diventa ora una approssimativa bozza di grotteschi individui e crudeltà scontate, la carica selvaggia e insurrezionale muta in triviale e sciocco prontuario di incogruenze e forzati cambi registro. Vorrebbe scuoterci ma il modus operandi è sballato, è scritto malissimo e recitato persino peggio (ad eccezione della volenterosa Canny). Non c’è certezza che la McIntosh volesse troppo, di sicuro nulla stringe. Superficiale.

Buiomega71 18/02/24 00:52 - 3105 commenti

I gusti di Buiomega71

Scordarsi la visceralità di Offspring e soprattutto di The woman. Il registro cambia in favola nera mista ai crucci della (mal)adolescenza e la McIntosh sbanda nel grottesco e nel black humor (la donna cannibale a capo di un gruppo di reiette prostitute o presa dal panico andando in automobile e da feroce predatrice diventa una patetica barbona). C'è un acre sapore alla Magdalene e un notevole anticlericarismo (il vescovo pedofilo che si eccita guardando le ragazzine nude). La McIntosh perde la ferinità tribale del suo personaggio, ma guadagna in suggestivi tocchi femminei di regia.
MEMORABILE: Trangugiando la candeggina; Il piedino scarnificato; L'emozionante comunione con mano mezza staccata a morsi e vescovo infilzato sull'altare.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Dating AmberSpazio vuotoLocandina La creatura dei ghiacciSpazio vuotoLocandina The wolves of KromerSpazio vuotoLocandina Beyond remedy
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Buiomega71 • 18/02/24 10:29
    Consigliere - 27118 interventi
    Per apprezzare appieno Darlin' sarebbe d'obbligo precederlo con The Woman (attenzione che, in un flashback narrativo piuttosto straziante, tornano la sorella Peggy e la sorella "cane", che nel finale del gioiello mckeeiano seguivano la donna cannibale insieme alla piccola Darlin' dopo la strage della loro famiglia disfunzionale), perchè il rischio sarebbe di trovarsi di fronte ad un film senza un vero senso compiuto che lascerebbe lo spettatore con un pugno di mosche in mano.

    La McIntosh prende in mano le redini di sceneggiatura e regia (producono ancora Andrew van de Houten-che in un ruolo cameo, è il fotografo in chiesa, la McIntosh gli taglia la gola-Lucky McKee e Jack Ketchum-a cui il film è dedicato-) e cambia totalmente registro narrativo.

    Scordarsi quindi la visceralità di Offspring e soprattutto quella di The Woman, perchè la McIntosh sceglie di raccontare il tutto sottoforma di favola nera, prendendo di mezzo i crucci della (mal)adolescenza, della crescita, dello sbocciare della sessualità di una ragazzina (la Darlin' del titolo, ottimamente interpretata dalla promettente Lauryn Canny che da "ragazza selvaggia" cresciuta in mezzo alla foresta dalla "donna cannibale", diventa una timorata di Dio) in quello che pare un Greystoke in micro, visto sotto l'ottica/intimista uterina.

    La stessa McIntosh smussa la ferocia e la ferinità del suo personaggio (e, paradossalmente, sembra quasi che voglia ridicolizzarla), che da predatrice sanguinaria diventa una specie di patetica barbona (indossando pure degli occhiali da sole), arrivando addirittura a diventare la leader di un gruppo di reiette prostitute che vivono ai margini della città o a essere presa dal panico quando, per la prima volta, viaggia in automobile(!)

    Si passa dal luridume di The Woman al grottesco con innesti di humor nero, dove la McIntosh cerca di distaccarsi da McKee per dare un'impronta autoriale e personale, tentando di fare qualcosa di diverso, oscillando tra acri sapori alla Magdalene (la casa d'accoglienza delle orfanelle gestita dalle suore e da un vescovo viscido) e il racconto di formazione per ragazzine alla Mine-Haha (i balletti con la musica in cuffia, i pettegolezzi, lo scoprirsi donna tutto di un tratto, i giochi di "bimbe")

    Al centro ancora il tema della maternità, e seppur la The woman della McIntosh ammorbidisce il suo stato brado non ci va giù leggera quando si tratta di menar strage (il barbone sgozzato e scuoiato del suo tatuaggio, il poliziotto aggredito e morso alla giugulare, il dottore sventrato, il clown accoltellato, l'escursionista con la bocca presa a morsi) anche se la violenza ferina e lo splatter sono ridotti a lumicino ( l'onirico momento del piedino scarnificato con una spugna sgrassatrice è l'attimo più gory del film).

    Un pò di politicamente corretto (l'infermiere puccioso e gay), qualche scriteriata scelta narrativa (la donna cannibale porta Darlin' all'ospedale per partorire), e non felicissime svolte femministe/caricaturali (la banda delle prostitute/barbone, dove i clienti violenti e aggressivi vengono puniti dalla donna cannibale che li minaccia con una pistola(!).

    Notevole comunque l'anticlericarismo (il vescovo sudaticco e pedofilo che si eccita ad ammirare le ragazzine nude davanti a lui, delirando di peccato e purezza) e emozionante la comunione finale a base di mani mezze staccate a morsi e vescovi infilzati sull'altare, dove la donna cannibale si riprende ancora la prole, questa volta con qualche remora dolorosa in più.

    La McIntosh perde di fascino selvatico e animalesco nella sua The woman, ma guadagna in tocchi di regia suggestivi, a volte poetici (la camminata a piedi nudi sul manto nevoso, i funghi che sbocciano) e prettamente femminei.

    Sorpresina post titoli di coda, forse inutile, ma che sottolinea la complicità della McIntosh nei giochi innocenti e sbarazzini tra ragazzine.





    Ultima modifica: 18/02/24 13:23 da Buiomega71