Daffy coscritto - Corto (1945)

Esaltato dalle vittorie dello US Army (siamo nel '45), Daffy cambia umore quando alla sua porta bussa un implacabile ufficiale del reclutamento, al quale cercherà vanamente di sfuggire. Micidiale, ancora bello fresco nonché attualissimo, corto animato targato Warner Bors, capace di traslitterare il senso del cartone di propaganda bellica in una sorta di invettiva all'ipocrisia del "purché di andar al fronte non tocchi a me". Fondamentale l'agitazione endemica di Daffy, insidiato da un burocrate a metà tra il look di Taddeo e l'immobile dinamismo di Droopy. Clampett ha furore.

Facile fare il patriottico esultando per le vittorie dell’esercito, ma quando a casa piomba l’omino che ti porta la lettera d’arruolamento la fuga è l’unica soluzione. Che è poi quella scelta da Daffy in un cartone animato molto frenetico e incalzante, ma dall’andamento piuttosto prevedibile vista la sostanziale uniformità della storia: lui scappa ma l’altro compare nei posti più inaspettati. Il che, dopo la terza volta, comincia a stufare, stante la poca fantasia nelle invenzioni. Cortometraggio colorato e chiassoso, ma poco efficace.