Country strong - Film (2010)

Storia di una cantante alcolizzata regina della musica Country (Paltrow). Film interpretato benissimo dai 3 attori principali: Gwyneth Paltrow è una grande attrice e ed è perfetta per il ruolo (vista la sua voce), ottimi anche la Meester e Hedlund. Belle canzoni country, il film è piuttosto toccante e per molti versi colpisce.

Mai molto amata in Italia, la musica country fa parte del cuore delle tradizioni americane; in questo film se ne sente parecchia, grazie alla bravura degli interpreti; soprende in particolare la versatilità di Gwyneth Paltrow, perfettamente a suo agio nei panni della cantante in cerca di rilancio artistico e personale. Il film è piuttosto godibile, grazie appunto ai numeri musicali, anche se la storia è convenzionale e non propone grandi variazioni sul tema "artisti maledetti".

Melodramma in chiave country, dove la musica dà una buona impronta. La Paltrow è due spanne sopra tutti, ispirata e credibile. Il resto del cast è di contorno, al limite del macchiettistico. Sceneggiatura che a volte fa centro, ma la percentuale di melassa è a tratti insopportabile. Regia che si aiuta con i sottofondi musicali, lasciando spazio alle interpretazioni.

Stupisce e intristisce vedere la Paltrow (attrice che ho sempre stimato molto) in un film così tanto inconsistente da far arrabbiare la sottoscritta: stereotipi su stereotipi, banalità ad ogni minuto di una trama, quella della star decadente, vista e rivista. Un High School Musical che si prende sul serio e risulta quindi ancora più scialbo e privo di fondamenta, privo di emozioni vere (per quanto tutti continuamente piangano, nel film!). Anche per quanto riguarda la colonna sonora non propone niente di nuovo. Assolutamente bocciato.

Una cantante country alcolizzata è in cerca di rilancio artistico. Un discreto spaccato del mondo musicale statunitense, quasi totalmente devoto al genere country. L'aurea melodrammatica fra liaison amorose e piagnistei è abbastanza evidente, tuttavia la Paltrow è credibile nel ruolo della protagonista e la colonna sonora accompagna piacevolmente la visione.

Strane coincidenze: un country singer dedito all’alcool si è visto anche in Crazy heart ma con ben altro spessore narrativo. Povera Paltrow: le tocca piagnucolare per 90 minuti prima di esibirsi in una terna di canzoni (che la dicono brava e preparata) per poi essere ricondotta subito dopo nell’abisso da cui non si sa come era riemersa. Non basta andare a Nashville e infilare un po’ di country pop a patinare una storia che più melensa non si può. Personaggi di contorno poco credibili chiudono il cerchio di un film deludente.