Discussione Rebis • 24/05/10 10:23
Compilatore d’emergenza - 4423 interventi Vedi Schramm a me interessa davvero poco discutere con chi sposta vertiginosamente i termini della questione o impone al suo interlocutore termini che non sono mai stati espressi... Siccome siamo sul davinotti, dove ogni chiarimento è possibile, mi sforzo di risponderti comunque.
Bene, io non dico cazzi quando parlo di sincretismo spudorato e abilità retorica, ma di qualità oggettive che affascinano e di enorme erudizione, esposte però con la saccenza di chi se ne è appropriato e spaccia per sue elaborazioni dottrinali che appartengono ad altri, ad altre culture. Jodo ha il dono della chiarezza, e tutte le volte che lo si ascolta ed osserva se ne esce arricchiti, con notevoli spunti di riflessione, ma ritengo che in un ambito delicato come quello dell'occulto lo sguardo critico non debba mai venire meno, anzi è proprio in questo ambito che diventa necessario e puro.
Davvero
"il suo aiuto è incondizionato e non impositivo"?
Come insegna la parabola del Cristo, chiunque crea del proselitismo deve prima o poi fare i conti con le sue capacità di induzione, consapevoli o meno, con ciò che egli arriverà a rappresentare agli occhi della gente aldilà delle sue parole: forse Jodo non pretende la santità, ma se le persone lo investono di un ruolo sciamanico e vogliono essere guarite da lui, e gli si presentano di conseguenza come "malate", è necessario che Jodo si confronti con questa realtà per non strumentalizzarla, o per evitare che questo sguardo strumentalizzi lui...
io sarei uno scettico illuminista nichilista impenitente? Come vedi ognuno si crea dell'altro l'immagine di cui ha bisogno...
Dici:
"Per favore davanti a questi due aggettivi lo direi io, ma va da sé. E non aggiungo altro perché davanti a certa grandezza la dialettica e il polemos da tribuna politica non mi interessano più di tanto. Nullo e derivativo la montagna sacra? se sai concepire anche solo a livello di script qualcosa di più ipnagogico, visionario e vertiginoso, o anche solo la metà di così, fatti avanti."
Sul cinema di Jodo ho espresso solo un giudizio di valore soggettivo e personalissimo. Va da sé che ognuno è libero di vederci ciò che vuole e ciò che crede, come la filosofia dell'autore prevede per altro. Non volevo fare del polemos, era solo una mia valutazione, ed è nel mio stile usare termini iperbolici (come nel tuo, mi pare...); mi dispiace solo che il mio giudizio ti abbia tanto acceso. Lungi da me qualsiasi confronto con l'autore, ci mancherebbe altro. Non valuto mai un film sulla base di quello che io sarei in grado di fare, non ho tutta questa considerazione di me stesso e ne uscirebbero solo capolavori e giganti dell'arte, oltre a sembrarmi un approccio del tutto puerile. Un autore si espone alla critica, punto e basta, e io lo valuto sulla base dei mie parametri.
"tu lo chiami nozionismo spicciolo e sincretismo da strapazzo":
potresti dirmi, caro Schramm dove e quando io avrei usato questi termini? Ripeto, ognuno si crea l'interlocutore di cui ha bisogno, ma siccome io non ho voglia di stare qui a farti da pungiball, ti pregherei di attenerti ai termini della discussione.
E ancora: chi ha detto che da un maestro, da un guru, da uno sciamano io mi aspetto umiltà, modestia, purezza? Mi pare che fin'ora l'hai scritto solo tu. Io mi aspetto immodestia, orgoglio, anche vanità, e ti assicuro che, per me, ci sono anche coloro che questo atteggiamento se lo possono permettere e hanno tutto il diritto di occupare lo spazio che si sono guadagnati. E avranno anche il mio applauso. Come lo ha Jodorowsky, credimi, nonostante i termini con cui ne parlo possano apparire eccessivamente critici: ma il problema dell'oggettività, verso un personaggio come Jodorowsky, credo non possa mai essere messo in secondo piano.
"ma sei davvero sicuro di averlo letto o sentito parlare?"
Sì, ne sono sicuro. E non sono le sue fonti e l'erudizione che metto in discussione.
Sul discorso soldi, diritti d'autore, seminari ecc... sarà come dici tu, le mie erano solo supposizioni, molto realistiche comunque: che un personaggio come lui abbia delle entrate mi sembra quantomeno verosimile. Ma nessuno di noi due è il suo tesoriere e ci stiamo basando l'uno su mere ipotesi l'altro su ciò che ha sentito dire...
"...il suo valore e potenza oggettivi e soprattutto gli esiti finali, estetici come intellettivi come spirituali come cinematografici come taumaturgici come poetici come lo que quieres, rimarranno sempre indiscutibili."
Su questo Schramm non so proprio come venirti in contro perché per me invece TUTTO è discutibile, tutto è opinabile, tutto è vile o nobile a seconda del punto di osservazione. Simili posizioni mi lasciano interdetto perché vi riconosco solo un auto privazione della libertà di pensiero. Jodo, domani, potrebbe benissimo uscirsene con un libro, un film, una dichiarazione che mette profondamente in discussione l'ammirazione del fan più irriducibile, perché no? E trovo la cosa imprevista, bellissima, con tutto il suo carico di delusione. Non ho mica bisogno di incastonare Jodorowsky o chi per lui nell'iperuranio...
Jodorowsky dice di aver ricostruito le immagini del tarocco primitivo, esattamente come fecero gli occultisti ottocenteschi, ma la verità è davanti agli occhi di tutti. Sui libri di iconografia, nei musei. I suoi sono solo un altro mazzo di tarocchi, capace di rivitalizzare le immagini, il gioco, la moda, ma non è il primo e non sarà l'ultimo: non sarà l'ultima menzogna raccontata sui - e dai - tarocchi. Per questo Jodo è un ciarlatano.
Jodorowsky, fra mille cose meravigliose, si permette di dire che la coscienza dell'uomo si sta evolvendo perché oggi grazie a internet le informazioni circolano rapidamente e ci si sta sensibilizzando verso il problema ecologico. Intanto lo stesso essere "umano evoluto" non ha trovato, nei secoli, soluzioni migliori degli eccidi di massa per risolvere la gestione del potere. L'ecologia è un problema recente legato allo sviluppo tecnologico, la politica e la gestione del potere un problema di sempre. Possiamo intendere davvero la raccolta differenziata come un sintomo dello sviluppo coscienziale? Una simile superficialità di prospettive, il voler piegare le cose al suo pensiero, legittimano, credo, in chi ascolta, un certo scetticismo. Jodo dice che gli tsunami sono un processo di regolamentazione naturale allo sviluppo demografico e alla sovrappopolazione. Ora, dare un senso alle cose ci migliora e ci aiuta a vivere, ma credo non si debba mai dimenticare che quel senso lo stiamo dando noi, risponde ad un nostro bisogno, ad un'urgenza, e che forse quel senso non c'è o è radicalmente altro. Mi sembra "sano" farlo presente a sé stessi. Ma è solo una mia idea. Ed è anche un'idea di altri. Io non so se nell'economia dell'universo l'uomo stia evolvendo da un punto di vista coscienziale o stia semplicemente esprimendo se stesso. Jodo dice di saperlo, lo afferma con sicurezza, da un punto di vista che non è migliore o diverso dal nostro: la sua erudizione è orizzontale, potenzialmente a portata di tutti ed è condannata a confrontarsi e a immagazzinare solo ciò che l'uomo, e nessun altro, ha prodotto nei secoli. Perché dovrei abbracciare quello che Jodorowsky dice, scrive e realizza incondizionatamente, come se uscisse dalla bocca di un Dioniso bambino? Il mio non è un atteggiamento scettico o nichilista ma, semmai, esprime solo la ricerca di una qualche forma di realismo...
Ultima modifica: 27/05/10 15:39 da
Rebis