John A. Russo ha sempre sognato una saga di morti viventi tutta sua, dopo aver partecipato alla stesura del capolavoro del 1968 con Romero. Produce quindi questo film, la cui sceneggiatura è di Karen L.Wolf, all'interno del quale non mancano i rimandi alle storie di zombi passate. Però qui si aggiunge la maledizione di un serial killer dall'infanzia difficile, che rapiva e violentava bambine, risorto a seguito di lavori edilizi. Splatter al minimo e inventività pochina per novanta minuti. Ma perlomeno non annoia e nell'incipit c'è il mitico Tom Savini.
MEMORABILE: L'inizio tra i campi, con Savini cecchino (quasi) infallibile.
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Interessante la benemeritata di Mco, per la presenza, come produttore, di John A.Russo (anche se visto cosa ha combinato rimaneggiando "La notte dei morti viventi" ...)