Charlot usuraio - Corto (1916)

Impiegato presso un banco di pegni, Charlie trova tempo, tra una zuffa col collega, le tirate d'orecchi del padrone e il filo alla di lui figlia, per smascherare un truffatore. Chaplin adatta lo schema di The bank e Il nuovo portiere rinunciando però al programmatico tono melò dei modelli, per concentrarsi invece sulla perfetta dinamica comica delle singole scene come del taglio generale del corto. Trovano così spazio formidabili (e nuove) gag nonsense (l'asciugapiatti; la signora col pesciolino rosso) e altre di sadismo distruttivo (la sveglia spappolata).

Una comica molto frizzante, con spunti da The bank e diverse gag da antologia, a cominciare dall’ampio ventaglio di variazioni sul tema della scala portata a spalla che mette a rischio l’incolumità di chi sta attorno. Qui Charlot è l’assistente in un banco dei pegni, in continuo conflitto (anche a suon di pugni) con il suo collega. Delizioso è l’improbabile asciugapiatti, così come graffiante è la valutazione della sveglia, che viene smontata e distrutta prima di essere rifiutata perché rotta. Insomma, un corto classicamente godibilissimo.

Cortometraggio comico in cui Chaplin (anche regista) interpreta l'imbranato impiegato di un banco di pegni (il titolo italiano è alquanto fuorviante). L'attore/regista dà vita al solito repertorio di gag introducendo parecchie variazioni sul tema. La comicità è spesso (ma non esclusivamente) di tipo fisico non tralasciando il solito siparietto con la "bella" di turno, interpretata dalla Purviance.