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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se è pur vero che non si capisce perché per un'idea tanto elementare e certamente non nuova si sia dovuti ricorrere a un remake, è difficile invece non rilevare, nella costruzione della vicenda e dei personaggi e in certe idee in sceneggiatura, quei particolari che distinguono una commedia curata dalle troppe che nascono senza una direzione vera e prive di sviluppi appena più ricercati della media. La storia è quella di Giulia (Lodovini), quarantunenne che tende a sacrificarsi per chi la circonda e a subire torti che basterebbe forse poco a raddrizzare: convive con un pittore (Abbrescia) che da anni di fatto mantiene insieme al di lui figlio “spacciatore”,...Leggi tutto lavora come responsabile marketing in un'azienda che ha appena assunto, per farle da supervisor, una influencer (Perri) fatua e petulante, ha amiche in apparenza del tutto disinteressate a lei, un ex (De Rienzo) che la consola ma senza spina dorsale, un vicino di casa (Nocella) organizzatore di interminabili feste notturne che le disturbano il sonno e una bilancia che non vuol saperne di scendere sotto i 70. Una situazione faticosamente sostenibile che la donna decide di provare a combattere consultando uno specialista in medicina olistica (Marcorè), perfetta incarnazione di tranquillità trascendente che le prescrive solo poche gocce da usare al manifestarsi di uno dei suoi frequenti attacchi di panico. Quando Giulia le assumerà, le sue reazioni cambieranno drasticamente portandola a prendersi qualche rivincita (non senza conseguenze). Un giorno di ordinaria follia passato a togliersi i sassolini dalle scarpe e riacquistando una forza interiore dimenticata, a metà tra le gag da commedia italiana più tipica (perché no?), qualche accenno a situazioni meno regionaliste (la figura dell'influencer demente) e una descrizione piuttosto centrata dell'ambiente in cui la protagonista si muove. Lei, la Lodovini, ha d'altra parte la faccia giusta anche senza la necessità di esibirsi in una performance memorabile. Sfruttando la bella spontaneità e una piacevole varietà espressiva sa mostrarsi convincente in entrambe le varianti ("buona" e "cattiva") aiutata da comprimari che la assistono a dovere: Abbrescia è tenero quanto a volte indisponente, De Rienzo offre la caratterizzazione più sfaccettata e autentica come figura chiave nell'evoluzione di Giulia, Marcorè è sornione al punto giusto come guru placido e insinuante, Pisani simpatico come proprietario d'azienda vacuo poco meno di una Perri che si fa icona caricaturale di certe imbecillaggini “social”. A Guido Chiesa il merito di dirigere con i ritmi giusti mantenendo la vivacità di una sceneggiatura che si intuisce come fluisca bene grazie alle basi solide del prototipo cileno. Difficile evitare alcune banalizzazioni nel ricorso a stereotipi utili a generare qualche risata (si veda il vicino interpretato da Nocella), ma nel complesso il film offre uno spaccato sufficientemente plausibile del mondo che racconta (pur con le ovvie esagerazioni figlie del genere di appartenenza) consegnandoci un finale meno scontato e consolatorio del consueto. Pur senza troppo brillare, insomma, il film garantisce un intrattenimento accettabile.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/06/20 DAL BENEMERITO ZOLTAN POI DAVINOTTATO IL GIORNO 20/06/20
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Markus 20/06/20 11:25 - 3723 commenti

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Il cinema italiano "costretto" a realizzare un remake di un film cileno, Sin filtro, fa un po' impressione. Ingoiata l'ennesima mandorla amara, resta una graziosissima commedia in rosa, che affronta con dinamico senso del ritmo gli scontri sociali d'una donna d'oggi sui quarant'anni, quell'età in bilico tra "antico" e contemporaneo spesso non appieno compreso. L’happy end aleggia però nell’aria. Guido Chiesa non fa altro che indirizzare la sexy rediviva Valentina Lodovini (sui trent'anni ebbe un exploit, per poi scomparire un po' di scena) in una copia di Paz Bascuñán.  

Zoltan 19/06/20 15:18 - 201 commenti

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Cambio tutto, ma nel cinema italiano non cambia niente. Dietro una regia apparentemente brillante e un montaggio veloce (che però per metà film è snervante) ci sono situazioni poco coraggiose e personaggi stereotipati. Il film ha un sussulto solo nella fase centrale, ma inizia molto male per la costruzione poco creativa delle scene (che mostrano personaggi fastidiosi senza provare la strada della gag) e chiude spegnendosi sul solito banale happy ending. La Lodovini sembra in parte, ma il film non preme a fondo sul possibile tasto della ribellione quasi femminista.

Rambo90 19/06/20 17:04 - 7812 commenti

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Gradevole, dalla trama semplice (assurdo pensare si sia ricorsi addirittura al remake) ma che scorre piacevole, soprattutto grazie all'ottima performance della Lodovini, che finalmente si ritaglia uno spazio da protagonista assoluta. Ci sono vari momenti divertenti, aiutati da una regia se non particolarmente adatta al cinema almeno svelta e dal taglio europeo. Si lascia andare un pochino verso la fine, quando i nodi si sciolgono in maniera forse troppo repentina, ma lascia una buona sensazione di simpatia.

Galbo 19/06/20 20:08 - 12511 commenti

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Giulia, impiegata quarantenne vive un momento di crisi nel lavoro e nella vita privata e cerca una via d’uscita. Commedia di Guido Chiesa che parte da un personaggio in cui è facile immedesimarsi e a cui presta il volto la brava e affascinante Valentina Lodovini a suo agio con i tempi della commedia. Il film ha momenti divertenti anche se è discontinuo e limitato da una sceneggiatura cui non mancano i luoghi comuni e da personaggi secondari poco interessanti peraltro interpretati in modo convenzionale. 

Urraghe 20/06/20 16:51 - 78 commenti

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Commedia scontata di una donna prima compressa da lavoro/colleghi/famiglia/affetti/condominio che prende coscienza di se stessa fino a ritrovare una propria identità. Il film naviga tra scene imbarazzanti (quella della futura moglie dell’amico del cuore nel parcheggio) e altre tristemente stereotipate. Regia spezzettata come in una serie televisiva. Attori sinceramente molto sotto tono, sceneggiatura macchiettistica e musica inesistente.

Daniela 23/06/20 11:26 - 12916 commenti

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Impiegata quarantenne molto stressata sia nella vita lavorativa che in quella privata, cambia il proprio atteggiamento da remissivo a battagliero dopo l'incontro con un guru olistico... Film che punta sulla facilità con cui si può empatizzare con la protagonista (chi non avrebbe mai voluto poter dare libero sfogo alla propria rabbia repressa di fronte ad un torto o una sgarberia?) ma procede col freno a mano tirato, senza sfruttare le potenzialità comico/satiriche del soggetto. Anche il cast, a parte la brava Ludovini, non è utilizzato al meglio. Risultato così così.  

Gabrius79 25/06/20 22:27 - 1450 commenti

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Remake di un film cileno che serve a trascorrere un’ora e mezzo nel più totale disimpegno regalando alcuni momenti simpatici grazie a una bella e brava Valentina Lodovini. I personaggi di contorno non sono mai però centrati a fuoco e creano poca empatia (ad eccezione di Abbrescia, che peró appare poco). Non ci si annoia, ma alla fine rimane quel senso di delusione perché forse la sceneggiatura poteva essere sviluppata meglio.

Lou 18/07/20 15:25 - 1127 commenti

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La Lodovini è una quarantenne in crisi che decide finalmente di reagire allo sfruttamento subito in ambito familiare e lavorativo, e per farlo si appoggia a un improbabile guru olistico interpretato da Marcorè. Commedia leggera, che offre un buon ritmo e qualche sana risata, anche se si poteva provare ad essere più efficaci e originali, su un tema già molto sfruttato.

Paulaster 23/08/20 10:44 - 4624 commenti

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Quarantenne sotto pressione rimette ordine nella sua vita. Il personaggio della Lodovini è anche disegnato bene, subisce e si ribella alla sua vita opprimente; è la sceneggiatura però che manca di linearità e in alcuni frangenti è di una pochezza imbarazzante. La giovane influencer, il vicino di casa, il vigile, la promessa sposa, affossano ciò che di discreto ci sarebbe. Anche il finale è decisamente scarsino (e ovvio). Neri Marcorè e Abbrescia danno un po' di sostanza alle seconde linee.
MEMORABILE: Il tecnico di internet; Il gatto morto; Abbrescia mollato; La cassa precipitata sullo scooter.

Leandrino 2/09/20 11:32 - 520 commenti

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Valentina Lodovini è la brava interprete di questa commediola ben cadenzata ma carente di gag realmente divertenti; meritevole il tentativo di riabilitare la figura della donna in un mondo appannaggio del segno opposto, cosa che strappa qualche sorriso di incoraggiamento e non di più. Buona la regia di Chiesa, il resto del cast altalenante: sottotono De Rienzo (al di là del ruolo), meglio l'egocentrico Abbrescia, simpatico ma fin troppo "familiare" Marcorè. Si gusta tutto sommato abbastanza bene, se accompagnato da una dose minima di pretese.

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Tarabas 5/09/20 21:27 - 1888 commenti

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Frustrata da mille insoddisfazioni, Giulia scopre che a volte è meglio lasciarsi andare e cambia tutto. L’assunto di base non è particolarmente sofisticato e la storia è abbastanza ovvia, ma il film è piacevole. Brava la protagonista, una Lodovini molto in parte, e anche il resto del cast. Nulla di trascendentale, ma diverte e questo era lo scopo dell’operazione.

Ultimo 27/11/20 11:03 - 1688 commenti

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Una commedia divertente ben riuscita grazie alla buona prova della Lodovini nei panni di una quarantenne che cerca di dare una svolta alla propria vita, sia privata che lavorativa. Non mancano i momenti statici, ma nel complesso il film funziona e non annoia, pur cedendo nell'ultima parte. Non una grandissima prova del cast di contorno (delude soprattutto Abbrescia, dal quale era lecito aspettarsi qualcosa in più). Irritante il personaggio della ragazza "influencer". Non male, complessivamente.

Camibella 14/12/20 22:58 - 277 commenti

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Una quarantenne stressata e infelice cambia il suo stile di vita e prende in mano la sua vita grazie a un sedicente guru olistico. La Lodovini è di una bellezza sconvolgente ed è brava a impersonare un ruolo che passa dal remissivo al bellicoso con estrema facilità. I meriti del film però terminano qui, strozzati da una sceneggiatura fin troppo scontata e da un crogiuolo di attori non certo in vena. Manca la mano di un esperto regista che sappia dare alla trama una svolta, un guizzo capace di infondere una verve più viva.

Victorvega 5/01/21 18:03 - 502 commenti

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Appare strano che questo film sia un remake di un altro, visto la semplicità e non particolare originalità della trama. In ogni caso racconta la "ribellione" di una quarantenne, e nel suo sviluppo può far sì che buona parte del pubblico cui è destinato possa identificarsi. Il tutto è svolto con molta semplicità, le interpretazioni sono buone e nulla appare fuori posto. Manca il guizzo però, quel plus che possa dare un certo valore: magari un interprete carismatico cui affidare le parti comiche e dare maggiormente un senso al tutto. Marcorè ed Abbrescia limitati dalla sceneggiatura.

Redeyes 1/02/21 08:09 - 2458 commenti

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La deliziosa quarantenne Lodovini è la stressata protagonista del film, e che quarantenne! Remake italico che niente nova, ma sfruttando la sceneggiatura originale ci accompagna con leggerezza, attraverso una vita caoitica, verso un buon finale. Si potrebbe appuntare alla pellicola uno sfruttamento del cast (protagonista esclusa) non proprio efficace e anzi superficiale, ma forse stava nell'intento del regista stesso. Fa comunque piacere rivedere De Rienzo che dopo l'expliot degli esordi è andato scomparendo. Film che non resterà negli annali ma sicuramente si guarda con piacere.

Reeves 20/03/21 12:23 - 2554 commenti

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Remake scipito di una storia che piu elementare non si potrebbe pensare e che sciupa completamente la povera Valentina Lodovini, di solito molto brava (oltre a essere molto bella). Scene già viste, situazioni prevedibili, battute che non fanno ridere: è davvero un concentrato di tutte le mediocrità di certa commedia italiana contemporanea che spesso non ha idee e non si sforza neanche di cercarle. Male, purtroppo, anche Marcorè.

Fabbiu 24/12/23 10:41 - 2165 commenti

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E' facile identificarsi in un protagonista bloccato dalle condizioni avverse della vita, ma la chiave narrativa "femminista" (Non dire mai "voi donne" a una donna) riduce l'effetto di un soggetto interessante, per quanto limitato (il momento centrale è quando la bella e sensuale Lodovini fa emergere il suo vero io grazie ai consigli di un fantomatico guaritore spirituale) e infarcito di molti momenti patetici (il compagno del figlio, i chiarimenti dell'ex fidanzato ameba). Simpatici alcuni personaggi (Abbrescia, Nocella, Marcorè).
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