Bigorno fume l'opium - Corto (1914)

Tra i regali portati dall’Oriente dal padre c’è anche l’oppio, che il giovane rampollo consuma, con effetti devastanti. Bisogna aspettare una buona metà del cortometraggio, piuttosto piatto all’inizio, per attendere il decollo comico con la spettacolare idea degli effetti della droga sul malcapitato: il vortice degli elementi della stanza e il trasporto onirico verso un qualche ambiente esotico dove in veste di odalische Bigorno si ritrova mamma e sorelle. A quel punto siamo già in pieno divertimento, che continua scoppiettante fino al termine.

Bigorno attende con la sua famiglia un parente di ritorno dall'Asia. Una volta sbarcato riempie di regali un po' tutti e tra questi, tra lo stupore generale, ci sono una scimmietta e una pipa d'oppio. Bigorno non si lascerà scappare l'occasione per provare la potente droga ma al suo solito esagererà, riducendosi a dover fare affidamento ai suoi familiari. Lo sballo dato dalla sostanza stupefacente è ben reso dallo spostamento degli oggetti attorno al protagonista che vive il suo "viaggio" frastornato dalle visioni. La cosa più divertente, però, è la reazione della famiglia alla cosa.