Band of brothers - Fratelli al fronte - Serie TV (2001)

Band of brothers - Fratelli al fronte (serie tv)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/04/08 DAL BENEMERITO HACKETT
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Hackett 14/04/08 20:08 - 1867 commenti

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Sull'onda del successo di Salvate il soldato Ryan, la coppia Spielberg-Hanks si ricompatta e produce questa serie tv in 10 episodi. I mezzi e lo stile sono quelli di Spielberg e si vede. Opera che ricostruisce le gesta della compagnia Easy, primo reggimento statunitense che, dopo molte battaglie, riuscì ad espugnare il nido dell'acquila, roccaforte di Hitler. La camera segue con crudo realismo coraggio, paure e dolori di un piccolo gruppo di uomini che ha fatto la storia. Epica e commovente, la serie è in realtà come un unico gran bel film.

Galbo 18/04/08 17:46 - 12392 commenti

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Prodotto televisivo di altissima qualità, è l'ideale complemento di Salvate il soldato Ryan, capolavoro bellico del duo Hanks/Spielberg, non a caso menti creative e produttive anche di questa serie. Come nell'opera cinematografica, anche in questa serie si assiste alla guerra del tutto spogliata da qualsiasi retorica ma unicamente come sporca ed ignobile carneficina. Dotato di una splendida fotografia e avvincente come la realtà, è interpretato da un ottimo cast di giovani attori.

Piero68 25/05/10 13:20 - 2957 commenti

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Dall'omonimo saggio storico di Ambrose e dal duo di produzione Hanks/Spielberg viene confezionata la più bella serie televisiva di sempre. Dieci episodi per raccontare tutti i sacrifici di un gruppo di parà dal D-Day alla caduta di Hitler. Regie superlative, fotografia e ricostruzioni poi semplicemente fantastiche. Cast ben scelto e sempre nel ruolo. Se prorpio gli si vuol trovare un neo si può dire che qualche effetto speciale in più non avrebbe guastato. Ma questo non intacca minimamente il lavoro globale che rasenta la perfezione.

Mark 3/02/11 02:27 - 264 commenti

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Sarà questo il film per spiegare alle giovani generazioni cosa è stata realmente la seconda guerra mondiale e cosa occorra fare per non perderne la memoria. Sceggiatura, fotografia, ritmo, cast, tutto è impeccabilmente perfetto. È una serie che non dovrebbe mancare in nessuna abitazione, soprattutto in quelle adibite a "pubbliche funzioni"! Spielberg ed Hank producono il miglior "film" di guerra di sempre. Non ci sono parole per commentare. Osservarlo, assimilarlo, conservarlo, tramandarlo. Questo è quanto!

Edecubo 13/08/14 06:09 - 48 commenti

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A prescindere bisogna ammettere che Spielberg, produttore della serie, sa a chi affidare la regia (due episodi sono stati diretti dal regista di Il diavolo veste Prada) e sa scegliere un cast ricchissimo e in futuro premiatissimo; non mi fermo qui: la trama delle prime tre puntate è incredibile, poi va a scemare nel già visto, ma il contesto di fondo permette di avere delle belle sensazioni. Non è la solita serie sulla guerra ma su una generazione che ha fatto del cameratismo e del solito patriottismo americano il suo credo. Sublime.
MEMORABILE: Ronald Spiers, un ufficiale leggendario.

Tarabas 26/09/14 14:37 - 1878 commenti

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"Noi pochi, noi felici pochi, manipolo di fratelli": così si rivolge ai suoi soldati Enrico V Plantageneto, sul campo di Agincourt. E davvero la Compagnia Easy della 101ma Divisione Aviotrasportata riflette quelle parole. Ottimo connubio di accuratezza, qualità produttiva e spettacolarità, è una delle migliori serie che abbia mai visto. Retorica tenuta a bada, grande efficacia narrativa, molti momenti memorabili. La chiusa del vero Dick Winters è la cifra della storia: "Non sono un eroe, ma ho combattuto in una Compagnia di eroi".
MEMORABILE: Le interviste ai veri soldati della Easy all'inizio delle puntate; Grave lo sfondone sui prigionieri del lager bavarese col braccio tatuato.

Ginestra 19/01/15 14:07 - 53 commenti

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Film confezionato alla perfezione con ottimi attori, ma anche qui come in American sniper il peso delle battaglie, i dettagli bellici con annessi e connessi pesa al cento per cento e nulla è lasciato a un minimo di definizione dei personaggi (lasciando perdere introspezione e poesia...). Forse questo è voluto perché in fondo i soldati sono solo semplici pedine di una scacchiera, tutte uguali e tutte già morte ancora prima di iniziare il gioco. Damian Lewis completamente inespressivo. Una domanda: dove sono i soldati di colore?
MEMORABILE: Il consiglio di un veterano a una recluta: "Per sopravvivere devi pensare che sei già morto".

Bizzu 17/03/15 14:47 - 217 commenti

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Questa serie si può riassumere semplicemente liquidandola come "americanata sulla 2^ guerra mondiale", tanto è enfatizzata la solita tiritera a stelle e strisce. In ogni caso come prodotto di guerra è veramente valido, riesce a mescolare la realtà e la finzione in maniera ottimale rimanendo sempre spettacolare ma senza strafalcioni. Forse si poteva fare di piu in quanto a immedesimazione con i personaggi (troppo difficile distinguerli): sono arrivato in fondo quasi ignorando chi fosse rimasto... Da non perdere, per gli amanti del genere.

Jandileida 2/04/24 09:34 - 1565 commenti

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Spielberg e Hanks danno seguito al D-Day già filmato seguendo Ryan. Conoscendo bene i creatori, già prima della visione si intuisce dove si andrà a parare: grande perizia tecnica, ottima capacità di intrattenimento, ricostruzione storica centrata e professionale, assenza di una qualsivoglia riflessione che esuli dalla solita retorica Usa (scelta logica ma che resta parziale). Da vero maestro nello smistamento programmato delle emozioni, la manona di Steven si vede poi tutta nell'esaltazione di un'epica della fratellanza che porta inevitabilmente alle lacrime finali. Cast funzionale.

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  • Curiosità Piero68 • 25/05/10 13:34
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Si ripete la sinergia che tante soddisfazioni aveva dato con Salvate il soldato Ryan. Il vero genio di tutto ciò, quello che ha reso così valida la produzione di SiSR e Band of Brothers è sicuramente lo storico statunitense Stephen Ambrose. Autore di svariati saggi tra cui D-Day e appunto Band of Brothers. Dal primo saggio è stato preso spunto per creare la sceneggiatura di SiSR. Inoltre Ambrose vi ha anche partecipato come consulente storico.
    Dal secondo ed omonimo saggio invece è stato interamente preso il soggetto. Band of Brothers infatti è la storia della Compagnia Easy del Secondo Battaglione, 506° Reggimento di fanteria paracadutista, 101ª Divisione Aviotrasportata dell'esercito degli Stati Uniti, dallo sbarco in Normandia fino alla caduta di Hitler, ricostruita attraverso la raccolta di testimonianze degli stessi soldati che vi parteciparono e attraverso la consultazione degli archivi storici. Trascritta sotto forma di romanzo.