Bagni - Corto (2016)

Non è chiaro di che ci si debba rallegrare davanti a questo corto dove tutto è atassia a partire da una friabilissima storia che si taglia con un grissino (la custode di bagni pubblici che sogna qualcosa in più), parca di sviluppi che accendano la miccia dell’interesse o della sorpresa come di una qualche propulsione segnica che ne filigrani la sinossi, senza alcunché di esornativo che faccia esclamare un mezzo apperò. Inerte carineria che lascia peggio di come trova, e non segna sicuramente una rivoluzione copernicana che porta a chissà quale apostolato nell’ambito dell'animazione.

Il ritratto della custode dei bagni pubblici, che sogna vacanze fantastiche dal suo bugigattolo, è banale e prevedibile, anche in relazione ai micro-episodi che si avvicendano. Altrettanto elementare e imperfetta è l’animazione in stop-motion. Senza arrivare alle vette di Polanski, perlomeno sarebbe stata necessaria una sensibilità più profonda. Si salva invece la buona abilità narrativa: un’accattivante partitura visiva che gioca ritmicamente con dettagli, campi e controcampi, riuscendo a rendere quasi passabile questo cortometraggio.