Ottaviani Sireci e Testa: Parche, Grazie e Furie della figura, della festa delle idee, della sovversione normativa: ultimo Tango della Menade-monade, una tanguera tanghera che l’ha giurata al genere maschile e priva di respiro/movimento chiunque inghiotte nel suo gorgo danzante, in un’inestinguibile carnet di arguzie iconiche. Infaticabili acciarine para-plymptoniane, pellegrine della più predace Fantasia, offrono un succoso chewing-gum a pupille e neuroni, ove l’eco di Vera Renczi sposa la proportio divina. Si spera presto in altri numerosi lapilli. L'uomo del monte davinottiano ha detto sì.
Il tempo di un valzer turbinoso e la donnina dagli stilizzati tratti liberty - occhi azzurri, forme opime - compie una strage di maschi interscambiabili e senza sguardo. Nella realtà la serial killer richiamata nella didascalia finale come ispiratrice di questo corto i suoi uomini li sterminò tutti con il veleno, riservando l'esercizio della creatività al post-mortem. Qui invece, pieno corso alla fantasia, dato che il veleno è il metodo usato solo per il primo omicidio. Animazione tradizionale, di raffinata fattura, una coppa di champagne con un pizzico di arzena per un cocktail d'humor nero.
Dalla storia vera della sterminatrice di amanti Vera Renczi alla fantasia di un tango assassino in cui la protagonista fa fuori uno dopo l’altro tutti i partner per gelosia o irritazione. Un corto passionale e travolgente come il ballo e come il furore della donna che s’esprime in un’escalation incalzante. A cui corrisponde egregiamente un’animazione fluida su disegni morbidi, nei quali agli occhi assenti dei maschi corrisponde lo sguardo glaciale dell’eroina criminale. Cinque minuti di delirio, dove è palpabile il confine tra eros e thanatos.
Geniale l'idea di contrarre in una sola scena di ballo la lunga sequela di omicidi premeditati o istintivi, messi in opera dall'inquietante signora omicidi che turbò la società della mitteleuropa negli Anni '20. Formalmente elegante, ironico e sensuale, questo corto approfitta dei toni morbidi e sinuosi e della calda ambientazione un po' snob di un certo ceto, con la complicità del tango "danza fatale" per eccellenza. Perturbante la crudeltà del volto della dama, che sembra pregustare al primo contatto il destino dei malcapitati partner. Affascina.
Con tratti liberty, cadenze eleganti e un calorosamente asfissiante tango muove i passi la nostra Vera. Difficile scindere l'erotismo del ballo dalla follia del potere di donare morte per capriccio o poco più; altrettanto arduo non venire catturati dal desìo di conoscenza, dal morboso restarne affascinati. Eccellente corto che finirà per avvelenarci e farci ballare sulla follia seppure, ma pure per fortuna, per pochi attimi. C'è speranza oltre la morte!
Prendendo spunto da una reale serial killer, gli autori di questo gradevole cortometraggio immaginano una donna che uccide con grande leggerezza e “creatività” decine di uomini, suoi occasionali partner di ballo. La cosa migliore è proprio la fantasia visiva legata alla rappresentazione dei delitti, insieme alla grafica stilizzata e retrò e alla colonna sonora. Riuscito.
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Va tolta Anna Sireci dall’elenco delle registe perché le registe (come da titoli di coda) sono solo le altre due: Sireci è la scenografa e co-autrice ma non firma la regia.
Pigro ebbe a dire: Va tolta Anna Sireci dall’elenco delle registe perché le registe (come da titoli di coda) sono solo le altre due: Sireci è la scenografa e co-autrice ma non firma la regia.
uhm. nella scheda della cinescuola CSC consegnatami all'ingresso del festival risulta alla voce regia anch'essa, oltre a comparire come sceneggiatrice e produttrice... noto però che anche nella rispettiva pagina fb la sireci non fa capolino alla regia.
la domanda è tuttavia un'altra: come/dove l'hai recuperato? non solo era mio desiderio rivederlo ma danyta l'ha cercato dal polo all'equatore invano dopo averglielo segnalato.
curiosissimo di leggere la tua, io lo trovai sublime e superbo, ma noto che il tuo pallinaggio segna meno
Daniela ebbe a dire: Sono in attesa di notizie... :o)
hai mail ;)
DiscussioneDaniela • 9/11/17 20:59 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Molto bello il corto, assai bizzarra la storia di questa serial killer ungherese di cui ignoravo l'esistenza.
La cosa più straordinaria mi pare questa: quando la polizia perquisì l'abitazione di Vera Renczi, trovò in cantina 32 bare di zinco con i corpi dei maschi (mariti ed amanti) avvelenati nell'arco di una decina di anni.
32 bare in cantina mi inducono alle seguenti considerazioni:
come ha fatto a procurarsele? le ha comprate di volta in volta al dettaglio oppure in stock da un grossista di bare? ed il trasporto in cantina come è avvenuto? erano forse bare ikea da montare sul posto?
Certo una cantina così grande deve essere molto comoda in queste occasioni.... se io dovessi un giorno avvelenare mio marito e nascondere il corpo in cantina, ecco, dopo non avrei quasi più posto per altro, anche perché non possiedo una cantina ma solo un ripostiglio. Credo che la mancanza di spazio costituisca un serio handicap per le aspiranti serial killer casalinghe ;oP
PS: Perdonatemi queste divagazioni, Ambrose Bierce è uno dei miei scrittori preferiti e lui con questa storia ci sarebbe andato a nozze...
Schramm ebbe a dire: Pigro ebbe a dire: Va tolta Anna Sireci dall’elenco delle registe perché le registe (come da titoli di coda) sono solo le altre due: Sireci è la scenografa e co-autrice ma non firma la regia.
uhm. nella scheda della cinescuola CSC consegnatami all'ingresso del festival risulta alla voce regia anch'essa, oltre a comparire come sceneggiatrice e produttrice... noto però che anche nella rispettiva pagina fb la sireci non fa capolino alla regia.
la domanda è tuttavia un'altra: come/dove l'hai recuperato? non solo era mio desiderio rivederlo ma danyta l'ha cercato dal polo all'equatore invano dopo averglielo segnalato.
curiosissimo di leggere la tua, io lo trovai sublime e superbo, ma noto che il tuo pallinaggio segna meno
Dunque, per quanto riguarda Anna Sireci, io mi sono basato sui titoli di coda che riporto qui:
A me è piaciuto molto, ma diciamo che mi sembra più da 3 pallini, cioè un buon film, diciamo che 'sublime' mi pare eccessivo. Ma comunque grazie per l'inserimento così mi hai aizzato la curiosità per andare a vederlo!
Pigro ebbe a dire: A me è piaciuto molto, ma diciamo che mi sembra più da 3 pallini, cioè un buon film, diciamo che 'sublime' mi pare eccessivo.
il mio giudizio, va detto, è anche (anche, eh, non soprattutto) insiemistico e proporzionalmente elaborato nell'ottica festivaliera di una quarantina circa di corti spesso più flosci di un pneumatico crivellato che invogliavano ad abbandonare la sala e a fare andata e ritorno per il corso flagellandosi nudi con mazzi d'ortiche chiedendo perdono ai lumiere e sentendosi solidali con edipo. ma ciò detto, e anche applicando la tara sulla pur doverosa considerazione che si tratta di un esordio-tesina scolastica (la qual prima partenza, con o senza comparazione con le altre tesine presentate, lascia strabiliati), ad avermelo fatto trovare sublime è stata la capacità della sacra triade di meticciare in una manciata di minuti soluzioni figurative con la disinvoltura e il genio di un plympton col suo brutto quarto d'ora e l'acida cattiveria del servais più vitreo, e di fattualizzare quadri mentali come fossero calembour verbali. fare rodeo sopra il toro infuriato dell'hybris è un azzardo che a pochi riesce nell'animazione, tanto più che oltre alle suggestioni tirate in ballo a me verrebbero in tal senso pochi altri nomi e non si superebbero le dita di una mano. il quadri viene sostanzialmente da qui. aggiungici che rispetto all'animazione che si intravede di solito in festival simili, questo lavoro si discosta di continenti dalla captatio benevolentiae, dalle polveri di fata e di unicorno e da uno smaccatissimo entusiasmo che fa della digestione, critica e non, un grosso problema.
se vogliamo mettere l'accento finale ho anche trovato squisita l'idea di fare del bio-crime della renczi una chorea macabærum un colpo di genio.
Daniela ebbe a dire: ed il trasporto in cantina come è avvenuto? erano forse bare ikea da montare sul posto?(...)PS: Perdonatemi queste divagazioni
direi che ci stanno precise invece, considerando anche che sulle prime battute un cadavere pesa una cifra, a meno di non drenargli immediatamente i liquidi. nella realtà il suo bodycount totalizzò oltretutto 35, e tra costoro spiccò il figlio che scoprì l'allegro vigneto in cantina. questo elemento è stato omesso, se la memoria non mi fa marameo, dall'assetto narrativo del corto.
DiscussioneDaniela • 11/11/17 14:17 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Schramm ebbe a dire: Daniela ebbe a dire: ed il trasporto in cantina come è avvenuto? erano forse bare ikea da montare sul posto?(...)PS: Perdonatemi queste divagazioni
direi che ci stanno precise invece, considerando anche che sulle prime battute un cadavere pesa una cifra, a meno di non drenargli immediatamente i liquidi. nella realtà il suo bodycount totalizzò oltretutto 35, e tra costoro spiccò il figlio che scoprì l'allegro vigneto in cantina. questo elemento è stato omesso, se la memoria non mi fa marameo, dall'assetto narrativo del corto.
vero, sul figlio il corto sorvola, con una licenza che mi pare però necessaria oltre che legittima: avrebbe incrinato l'armonia di questo giro di valzer