Arrivée des toréadors - Corto (1896)

Siamo a Madrid, nel giugno del 1896. Alexandre Promio immortala l'arrivo di un torero e della sua compagine, che giungono in carrozza alla Plaza de Toros. Colpisce la figura massiccia del matador. In realtà la protagonista è la folla che attende, curiosa, gli eroi locali, ma che guarda con curiosità anche la macchina da presa. Non manca un poliziotto locale, ovviamente con i baffi... Non indimenticabile, però.

L’arrivo dei toreador, pronti a entrare nell’arena, è evento da grande occasione: come divi scendono dalle carrozze, già bardati, e pronti a sfidare la morte, circondati da una folla incuriosita di uomini e ragazzini. Ma incuriosita anche dalla cinepresa, oggetto di grande attenzione, anche a costo di impallare il fatidico avvenimento (e di costringere qualcuno a far sgomberare). Una pellicola che è documento di una devozione tutta spagnola e dei costumi dell’epoca, ma anche delle prime irruzioni del cinema nella vita quotidiana.

Considerata l'importanza della tauromachia nel paese iberico, non stupisce che sia circondato da grande curiosità l'arrivo dei toreri per una corrida a Madrid. La folla attende curiosa ma a superare l'attesa c'è l'evidente eccitazione per l'oggetto che riprende la scena che viene ad un certo punto "impallata" da un passante allontanato da un poliziotto baffuto. Curioso.

L'arrivo dei toreri in una piazza di Madrid viene qui immortalato da un Promio sempre attento a mostrare momenti di quotidianità. In questo caso si sceglie la tauromachia e tutto quello che vi sta attorno a cominciare dall'attesa febbrile degli spettatori (per la maggior parte ragazzi) che vedono quelle persone come dei supereroi pronti a mettere a repentaglio la propria vita pur di regalare uno spettacolo mozzafiato. L'ingenuità della messa in scena è sottolineata dal rimpallo con la macchina da presa da parte di un passante che viene prontamente allontanato. Decisamente non male.