Calvagna tenta la strada della commedia strampalata e qualche buona idea c'è. Ma ad affondare il progetto è la solita scelta insensata di proporsi anche come protagonista (e voce narrante) oltre alla povertà generale di mezzi. Davvero dura resistere già dopo i primi minuti (la trashissima canzoncina, la lite con i transessuali), il resto del film scorre discretamente ma come già scritto pesa la performance di Calvagna, non certo eccezionale come attore (e dire che nel cast qualche buon nome c'era...). La regia è tutto sommato buona, ma non basta...
Calvagna in veste one man show offre momenti di cinema trash straordinario soprattutto nello sconclusionato e surreale citazionismo, spaziando da Arancia meccanica a Il cacciatore con irrisoria facilità. Qualche spunto comico è decente, purtroppo il nostro non possiede alcuna ars comica evidente, soprattutto nella pessima padronanza dei tempi. Sperandeo, Garrone e Bernabucci sono alquanto sprecati. Forse se Calvagna si occupasse della sola sceneggiatura forse non demeriterebbe più di tanto. Solo per amanti del genere.
Commediola modesta, sia per la regia e il montaggio sciatti che per una sceneggiatura puerile che tocca vette trash incredibili (come la sequenza del cinese). Calvagna attore non regge la scena e come autore non indovina un solo momento interessante. Qualche piccolo sorriso arriva dalle partecipazioni di Garrone e Bernabucci, ma non bastano a giustificare la visione. Brutte anche le musiche.
Commedia di Calvagna che tenta di fare di necessità virtù e gira quasi tutto il film in un appartamento per contenere le spese. La storia è comunque troppo esile per reggere un film intero e la sceneggiatura, pur con qualche scena piuttosto azzeccata, resta piuttosto piatta e non riesce a coinvolgere più di tanto con la monolocation che non aiuta. Regia superficiale e confezione arrangiata completano un quadro non esaltante in cui i pochi momenti divertenti sono frutto dell'esperienza di alcuni grandi caratteristi coivolti nel progetto (Garrone, Sperandeo, Bernabucci). Guardabile.
MEMORABILE: Sperandeo che si autocita fra i grandi cattivi del cinema; "Tu sembri appena uscito da un film di Verdone" (Calvagna a Bernabucci).
Angelo Bernabucci HA RECITATO ANCHE IN...
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Ho visto questa "grandiosa" opera.Grande Disorder che non si lascia sfuggire alcuna opera veramente importante. Non posso che concordare sul tuo giudizio: Calvagna come assoluto protagonista è una scelta alquanto controproducente. Un saluto!
DiscussioneDisorder • 13/02/12 13:37 Call center Davinotti - 380 interventi
Didda23 ebbe a dire: Ho visto questa "grandiosa" opera.Grande Disorder che non si lascia sfuggire alcuna opera veramente importante. Non posso che concordare sul tuo giudizio: Calvagna come assoluto protagonista è una scelta alquanto controproducente. Un saluto!
Attendo il commento allora!
Confesso che Calvagna è uno dei miei personali "pallini", è uno dei pochi registi italiani che tenta di fare qualcosa di diverso e di dire qualcosa coi suoi film. Le sue pellicole sono sempre dedicate a problemi reali, e questo basterebbe a renderle perlomeno degne di nota.
Però qualcuno glielo dovrebbe dire, che non sa recitare!
Altro attore palermitano presente nel cast ( oltre a Sperandeo e Benigno), è Salvatore Termini , quì nelle parti di un poliziotto. L'attore è quello a sinistra guardando il fotogramma
La figurina che il legale di Stefano (Calvagna) brucia per ripicca, è l'ex portiere Francesco Antonioli proprio ai tempi in cui militava nella Roma nella stagione 1999/2000. Grazie a Fedemelis per i fotogrammi.