Anonima sequestri - Film (1973)

Exploitation-movie di assoluto valore, colpevolmente rimasto inedito da noi (come molti altri ottimi film di genere del periodo). La storia è quella di un rapimento con riscatto, effettuato da tre maldestri malviventi ai danni di una studentessa, figlia di un gioielliere; detta così può sembrare banale, ma l'abile sceneggiatore innaffia la truce storia con uno humour, dei dialoghi e delle svolte impreviste che sarebbero piaciuti tanto a Tarantino. Di B-Movie sempre si tratta, ma di ottima fattura e ben confezionato, con buoni attori e musiche.

Storia particolare del rapimento di una bimba a opera di tre discretamente incapaci criminali. Sembrerebbe potersi ben prevedere come va a finire, ma ci si mettono di mezzo un padre disgraziato e un bimbo solo e maltrattato... e il risultato è oltremodo intrigante. Un exploitation piuttosto light come contenuti (eccetto la scena di violenza sessuale) ma pesante in quanto ad atmosfera e violenza morale; oggi credo che non sarebbe mai passato. Assolutamente da riscoprire come uno dei più originali b-movies dei seventies.

Una piccola perla di magnifica crudeltà che solo gli anni Settanta potevano partorire. Il sequestro della ragazza è l'occasione per mettere in scena un'umanità malata dove i rapporti fra i vari protagonisti sono dettati dalla rapacità o dalla sete di dominio. Quasi nessuno si salva e anche chi dimostra una parvenza di empatia viene travolto dagli eventi. Grande escalation nell'ultimo quarto d'ora, che sfocia in un gioco al massacro privo di eroi; memorabili gli ultimi secondi, di raro cinismo. Cast perfettamente adeguato.