Agathe Cléry - Film (2008)

Manager di una importante ditta di produzione di cosmetici per pelli chiare, Agathe è una donna tirannica verso i propri dipendenti, prevaricatrice verso il proprio compagno, razzista fino al midollo, fino a quando, colpita dal morbo di Addison, la sua epidermide comincia progressivamente a scurirsi sempre di più... Quasi una versione al femminile dell'Uomo caffellatte, una commedia francese piuttosto scontata, ma resa gradevole dagli inserti musicali integrati nella storia che commentano ironicamente le vicende di Agathe.

Essere razzisti e diventare neri per una malattia. La legge del contrappasso colpisce duro la protagonista di questa brillante commedia francese la cui sceneggiatura tratteggia un ritratto incisivo e fortemente "antipatizzante" della protagonista. Se qua e là il film perde colpi (forse per eccessiva prevedibilità della vicenda), rimane tuttavia un'opera godibile, ravvivata da inserti musicali e dalla buona performance del cast.

Commedia antirazzista o... razzista? L'inizio è spiazzante, o comunque non si è certi di quanto sia godibile questa musical-comedy. Con lo svilupparsi della vicenda l'interesse aumenta e persino gli intermezzi "danzo-cantati" non sono per niente fastidiosi, come spesso succede in questi casi; anzi, sono piuttosto godibili, forse più della parte in prosa. Se non altro il tema del colore della pelle è affrontato con la dovuta leggerezza (anche se il problema rimane serio) e riesce a dire e a far capire molto più di altri lavori, più seriosi.

Insopportabile semi-musical francese dalle nobili finalità (la lotta contro il razzismo) ma dalla realizzazione piatta, televisiva, prevedibile, predicatoria: dubito, onestamente, che prodotti del genere possano funzionare per lo scopo per il quale sono pensati. E c'è da dire che i film-strumento (salvo rare eccezioni) sono destinati al fallimento artistico.