Abisso - Film (2023)

A causa delle attività di miniera, un'intera cittadina rischia di sprofondare. Più che di un disaster movie si tratta del family disaster della protagonista Trigga (il divorzio dal marito, il nuovo compagno, la figlia piantagrane, l'altro figlio che rischia d'essere inghiottito da una voragine) aggiornato al tempo del politically correct (siamo in Svezia, d'altronde). Poca azione, effetti al minimo sindacale (qualche crepa e polvere da crollo qua e là), attori imbambolati, tediosissimo finale con family rescue del tutto improbabile. Evitabile.

Responsabile della sicurezza di un grosso impianto minerario con problemi familiari assortiti (l'ex marito che non molla, il nuovo compagno tra i piedi, la figlia maggiore contestatrice, il figlio minore che si caccia nei guai) si trova ad affrontare una situazione molto pericolosa quando la cittadina nei pressi della minera rischia di sprofondare... Più che un disaster movie, un disastro e basta: trattandosi di un film svedese, c'era la speranza di trovare qualcosa di diverso rispetto alle produzioni Usa, invece ne sembra la copia al risparmio, carente sotto tutti i punti di vista.

Declassare questo film è come sparare sulla Croce rossa: trama minimale, effetti speciali ridotti a quattro crepe nel terreno e un po’ di fumo, recitazione scadente (per Razzazi sembra che recitare significhi aggrottare la fronte) e personaggi di rara antipatia con il primo posto occupato da Mika (purtroppo non andranno a buon fine le speranze di vederla inghiottita). Cosa salvare? Forse film del genere dovrebbero essere portati a esempio negativo e mostrati nelle scuole per riconciliare l’italico spettatore col suo autolesionistico sentimento patriottico.