Nella scia del glorioso STARGATE, un'apocalisse architettata dai nostri presunti antenati provenienti dallo spazio parte questa volta dai menhir di Stonehenge. Un gruppo di turisti lì in visita, infatti, assiste a un qualcosa di incredibile (reso possibile da un massiccio uso della computergrafica): le gigantesche pietre del complesso megalitico prendono a muoversi e a danzare in allegria sprigionando poi un raggio che fulmina i poveri turisti. La notizia in qualche modo si diffonde e il deejay di una radio che conduce un programma complomplottista su ufo e affini si mette in testa di salvare il mondo mentre le piramidi dello Yucatan e...Leggi tutto perfino quelle di Giza cambiano forma in perfetto stile "Transformers", implodendo in un fuoco devastante. Intanto qualcuno se ne gira per i meandri di un'altra piramide sepolta nel Maine! Una trama delirante svolta tuttavia con una certa perizia. Se non fosse per la pacchianeria di molti effetti che il 3D cartoonizza, sembrerebbe quasi una produzione di livello: recitata discretamente, scritta decentemente, è diretta con accettabile ritmo riuscendo a tratti a coinvolgere. Poi certo, le ingenuità e i personaggi squallidi (il "santone") non mancano; però, rispetto a tanti prodotti televisivi catastrofici in tutti i sensi, STONEHENGE APOCALYPSE il suo spazio se lo guadagna. Non un buon film, comunque, ma potabile...
Come farsi sfuggire un film il cui titolo contiene i lemmi "apocalypse" e "Stonehenge"? Come perderselo se il regista appartiene al casato Ziller (che forse avrete già offeso dopo aver visto il suo cretinissimo Yeti?). Perchè mai sdegnare una pellicola pensata dai produttori che nella ragione-sociale associano i termini "Syfy" e "channel" (e che magari già avrete schernito per aver fatto circolare torme di mega-vaccate?). E infine, si può ignorare che questo film porta alla luce un nuovo genere? Dopo gli animali, infatti, da Giza a Kukulkàn arrivano i monumenti, assassini. Culture's revenge!
MEMORABILE: Finalmente qualcuno (che non sia Sandro Giacobbo) ci spiega a cosa serve (?) l'indecifrabile "meccanismo di Antikythera"; Le piramidi/ reattore.
Questo film - apparentemente bislacco - è invece sostenuto da un buon concetto di fondo, una solida idea di sana, vecchia fantascienza. Purtroppo, lo svolgimento è talmente ingenuo e puerile da far tenerezza, con tutti gli stereotipi possibili al loro posto: lo scienziato genialoide buono, quello fanatico cattivo, i militari e i governativi ottusi etc. etc. Quel poco di fascino "naif" che resta è dovuto forse proprio a questo candore, per cui - pur senza effetti rutilanti - il film mi è apparso perfino migliore del baracconesco 2012.
Ma allora si può cavare il sangue da una rapa! Dopo l’orrido e penoso Yeti, la rapa Ziller ci propone una pellicola apocalittica, che denota persino spremitura di Zillermeningi (Stonehenge meccanismo che distrugge per creare). Sono partito scettico e prevenuto, ma devo dire che, grazie ad attori tutto sommato potabili e a una sceneggiatura che qua e là assesta persino qualche discreto colpo, la pellicola risulta vedibile, nonostante effetti non proprio speciali e una certa ripetitività. P.S. La prima reazione di Stonehenge sembra più una vendetta ai danni dei turisti rompiscatole.
MEMORABILE: Al protagonista: "Ma lei è quello che diceva che la NASA aveva trovato gli alieni sulla Luna...". E lui: "Non gli alieni, la testa di un robot".
Un film che sembra essere scritto per fare la felicità degli studiosi come Robert Bauval, Graham Hancock, Zacharia Sitchin (r.i.p.) e degli appassionati di paleoastronautica. La ricetta è semplice: mettere insieme in un'ora e mezza di pellicola piramidi, megaliti e perfino il misterioso meccanismo di Antikythera che diventa la chiave di volta di tutta la trama. Comunque tutto sommato un film piacevole.
Le operazioni televisive come quelle di Ziller ricordano la Selezione del Rider's Digest: sunti di romanzoni per gente che non ha tempo da perdere e vuole arrivare subito al dunque. Il problema è che "il dunque" è il risultato di molta cura (scrittura e messa in scena) e di atmosfere costruite con studiata progressione narrativa. Ormai non è più possibile filmare in modo così approssimativo e mantenersi credibili: sarebbe molto più efficace un bel drammone radiofonico stile Orson Welles.
Visto il titolo e soprattutto il nome del regista (quel Paul Ziller già responsabile dell’abominevole Yeti) devo ammettere che mi aspettavo di peggio. I dialoghi sono decenti, gli attori passabili e la trama, pur ultra-canonica, riserva qualche sorpresa. Gli effetti speciali purtroppo sono invece del solito livello, con deliri di computer grafica posticcia e indecenti ricostruzioni ambientali (l’esplosione del tempio Maya sembra il demo di un videogioco arcade anni 80...). Perlomeno non ci si annoia. Tutto sommato sufficiente.
Il complesso di Stonehenge si reinventa come puzzle, ricombinandosi per trasformare le piramidi in vulcani e condannare così l'umanità all'estinzione per inverno nucleare. La premessa esagerata (e per questo interessante) viene affossata da effetti speciali modesti che riducono le scene cruciali a un mucchio di pixel videoludici, mentre il pur discreto cast si impantana in personaggi che sono stereotipi viventi. Offre risate involontarie ma lascia l'amaro in bocca per l'occasione sprecata.
Paul Ziller HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneBrainiac • 28/02/11 00:00 Call center Davinotti - 1464 interventi
Mi sento come un'entomologo davanti ad una nuova razza d'esapode.
Signori, giù il cappelo per Paul Ziller (l'autore dell'ignobile e scalcinatissimo Yeti), perchè quest'uomo è responsabile della nascita di un nuovo genere: dopo gli animali-assassini, ecco a voi i Monumenti, assassini.
Sì, avete letto bene, monumenti-assassini.
In questo spassosissimo Stonehenge apocalypse, infatti, sono i bastioni delle civiltà scomparse a seminare il terrore fra gli umani come in un qualsiasi nature's revenge.
Piramidi di Giza che aprendosi vomitano lava, pietre di Stonehenge che scorrendo attivano radiazioni letali...manca solo Er Cuppolone che inonda la capitale di fettuccine urticanti.
Siamo di fronte al culture's revenge.
@Zender: che dici, dobbiamo aggiungerlo nel menu a tendina? ;)
DiscussioneZender • 28/02/11 07:57 Capo scrivano - 49140 interventi
Eheh, io so solo che a questo punto la cosa diventa imperdibile e non potrò esimermi dal vederlo!
DiscussioneBrainiac • 28/02/11 08:58 Call center Davinotti - 1464 interventi
Zender ebbe a dire: Eheh, io so solo che a questo punto la cosa diventa imperdibile e non potrò esimermi dal vederlo! di questi filmetti cotti-e-mangiati di Syfy Channel (canale tematico che ha sfornato gemme trash quali Megapiranha e Megapython vs gatoroid girato da Mary Lambert, quella di Cimitero Vivente!) questo (è forse) l'unico che si possa consigliare a cuor leggero.
Ci sono delle situazioni intriganti e per quanto bislacco qualcosa funziona.
Tutto sommato divertente (stiamo sempre parlando si serie B/ ai confini con la serie C, eh!).
DiscussioneZender • 28/02/11 10:53 Capo scrivano - 49140 interventi