Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Il numero del canale si trova tra parentesi dopo il suo nome. Se non c'è, cercatelo qui: numero canale. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: Due impiegati in un centro commerciale sono in lizza per un posto da direttore in un nuovo punto vendita. L'arrivismo e le competizioni per la scalata sociale vengono proposte in una commedia americana non particolarmente riuscita. Le armi della satira sono abbastanza "spuntate ", con gag poco divertenti basate sui contrasti sociali e razziali ma poco modo incisive. I due protagonisti e i caratteristi che li circondano (c'è anche Jason Bateman in un piccolo ruolo) fanno quello che possono ma la sceneggiatura è modesta e poco sviluppata.
Il Gobbo: Titolo capitale nella storia del western all'italiana, per aver lanciato l'ottimo Gemma, imposto il nome più sfruttato fino all'avvento di Django, inventato, insieme a 7 pistole per i Mac Gregor, il western brillante. Il dotato ma dispersivo Tessari del resto fece parte, con pochi altri illuminati, della cerchia dei Padri Fondatori riuniti intorno al Re Leone. Grande spettacolo e vari divertissements tessariani (e di Di Leo che sceneggia), dal suo cameo con la mosca alle citazioni shakespeariane a capocchia.
Pigro: Il poliziotto si fa infinocchiare dall’amante e finisce in una vorticosa corsa contro il tempo per evitare di essere incriminato di duplice omicidio. Inutile aspettarsi chissà cosa da un thriller d’azione che cerca di coniugare un’incredibile e machiavellico marchingegno complottista con una storia sentimentale. In realtà tutti gli ingredienti sono pepati al punto giusto, nonostante le esagerazioni, e rendono piacevole la visione. Routinario, ma con un ritmo azzeccato, sottilmente sospeso tra l’incalzante e il meditabondo.
Gestarsh99: Secondo appuntamento con l'immortale assassino senza volto partorito dalla lugubre fantasia di John Carpenter, che qui accolla al deferente Rosenthal la gestione del nuovo terreno di caccia nosocomiale. L'ombra teterrima e senz'anima dell'inscalfibile Myers scivola muta e ubiqua dentro corsie semivuote e sotterranei in disuso, tra soggettive opprimenti, pugnalate intra-ossee e qualche caldo omaggino "affogatorio" al giallo italiota d'antan. La trama incede catatonica, preda di una trance lancinante e l'intontito imbambolamento generale rallenta oniricamente gesti, pensieri e reazioni.
MEMORABILE: Le siringate intra-oculari; Il "cocente" affogamento di argentiana (o baviana) memoria.
Gestarsh99: Drammone proletario afflitto da un negativismo sfiduciato, nerissimo e irrevocabile, in cui Squitieri cerca di anatomizzare la vita d'inferno degli immigrati meridionali al nord, piccola gente oberata da un lavoro spersonalizzante e dal grigiume irrespirabile di città-prigioni. E screma la periferia operaia sottomessa al sudore e al sacrificio dai grandi centri urbani dediti ai vizi dissoluti; passa, osserva, girovaga a vuoto, schiamazza a vanvera senza mai riuscire a chiudere il cerchio assertivo né a quagliare risultati comprensibili. La classe operaia va in paradiso? Macchè, se ne torna al paesello.
MEMORABILE: Le stoccate all'irresponsabile terrorismo ideologico di militanti e intellettuali "bene"...
Galbo: Autore del primo film della serie Taken, Pierre Morel tenta di convertire Sean Penn al genere action, con un film dai buoni numeri potenziali. Con un cast di tutto rispetto, il regista realizza una storia che ha il prologo in Congo. The gunman conferma le capacità tecniche di Morel, con scene d'azione ben realizzate e coinvolgenti (l'assedio alla casa di campagna). Dove il film mostra i suoi limiti è in una sceneggiatura che introduce forzosamente un tema etico (che serve forse a giustificare la presenza di Penn) e nei dialoghi assai banali.
Galbo: Film del 1985 che fa parte dell'ultimo periodo di collaborazione artistica del duo Sperncer-Hill: lo si nota da una certa stanchezza dei due, probabilmente annoiati dalla ripetitività dei copioni che si trovavano ad interpretare. Tuttavia la simpatia dei due attori, unita al grande mestiere del regista Bruno Corbucci rende questa pellicola piuttosto gradevole; un aiuto viene certemente dalla bella location esotica scelta, la Florida non nuovo contesto alle avventure della coppia.
Daniela: Quando un giovane tossico che aveva arrestato tempo prima esce di prigione, un anziano agente della narcotici coinvolge il collega di pattuglia in una caccia all'uomo, adducendo motivi ben diversi da quelli reali... David Morse è un ottimo attore e riesce a dimostrarlo anche in questo modesto poliziesco, riuscendo a dare un poco di spessore umano ad un personaggio stereotipato di poliziotto in crisi. La sceneggiatura è però davvero poca cosa e l'epilogo, oltre che frettoloso, suona anche forzato.
Galbo: Non ha certo il pregio dell'originalità la storia di questo film con l'ennesimo personaggio che percorre la strada della perdizione personale salvo cercare un riscatto nel nome della propria famiglia. Di discreto si segnalano la prova del protagonista, un convincente David Schwimmer e il finale poco consolatorio. Per il resto, caratterizzazione dei personaggi molto stereotipata e sceneggiatura prevedibilissima.