Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Scoppiettante commedia toscana che sfrutta il vetusto espediente dello scambio di persona per mettere in scena un quadretto familiare fondamentalmente agreste che trova un discreto ritmo più per la colonna sonora incalzante e un montaggio fitto di stacchi improvvisi che non per regia e sceneggiatura. In fondo la stessa situazione, senza colpi di scena o modifiche sostanziali, viene portata avanti per troppo tempo, tentando di movimentarla con l’inserimento di personaggi esterni che sembran stare lì senza un perché. Il gruppo rap-hip hop-progressive-regressive-alternatives-ragamuffin in cui canta Edo Gabbriellini (direttamente da OVOSODO), che...Leggi tutto usa la dependance del casolare teatro degli eventi per le prove, non trova una sua giustificazione nella storia e sembra più una concessione gratuita al pubblico più giovane. Quanto al cast, sorprende la scelta del comico televisivo Francesco Paolantoni per il ruolo più passivo e stralunato (il ristoratore aspirante suicida scambiato per il potente assessore che dovrebbe concedere un finanziamento all'allevamento di struzzi con cui le famiglie protagoniste sogno di arricchirsi): lascia di fatto alla coppia Gambacciani/Gremigni il compito di dettare i tempi comici del film. Così, a momenti vivi, ruspanti, pieni di vita, se ne alternano altri - di transizione - che spezzano il ritmo confondendo lo spettatore circa la direzione presa dal film: commedia vivace, simpatica, o viaggio introspettivo nei pensieri di un uomo (Paolantoni) che si trova senza quasi rendersene conto al centro di mille attenzioni da parte di tutti?

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Galbo 16/04/10 07:16 - 12399 commenti

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Uno dei primi film italiani a parlare con i toni della commedia sarcastica di crisi del mercato del lavoro ed operai in cerca di identità che si inventano nuove occupazioni (in questo caso l'allevamento di struzzi). Virzì racconta tutto questo ricorrendo ad un'ironia acida ed efficace, una buona sceneggiatura ed un intelligente scelta del cast che "usa" volti non molto impiegati dal cinema. Un film da rivalutare, ingiustamente snobbato da pubblico e critica.

Nando 11/01/13 17:22 - 3816 commenti

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Commedia grottesca che da uno scambio di persona genera una narrazione fatta di equivoci che coinvolge tutti individui sull'orlo del fallimento economico. Buone trovate anche se non originali e un cast non altisonante ma sicuramente valido in cui emergono uno stralunato Paolantoni e un Gambacciani simpaticamente "eccessivo" nella sua toscanità. Finale con speranza... Buono.

Redeyes 2/02/13 18:11 - 2449 commenti

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Vecchio l'espediente ma saggiamente inserito in una Toscana genuina che va morendo. Casali, dialetti, allevamenti su larga scala. Gli struzzi e Paolantoni. Con un cast in gran parte toscanaccio, Paolo (Virzì) ci fa sorridere e sospirare. Non siamo di fronte a un Ovosodo ma la calata fa sempre il suo bell'effetto, lascia con un buon senso di calore addosso. Gradevolissimo.

Il ferrini 12/08/16 08:32 - 2360 commenti

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Il meccanismo è antico e collaudato fin dai tempi di Plauto, eppure questa commedia degli equivoci, basata sostanzialmente sul classico scambio di persona, è davvero divertente. Virzì - al solito - disegna i suoi personaggi in maniera impeccabile e su tutti stavolta spicca Isabella Cecchi, nella parte della "segretaria" (fantastica la sua prova d'inglese: Hello. How are you? I'm fine). Il film, insieme a Ferie d'agosto, è il più corale del regista e se la cavano tutti bene, bambini inclusi. Si ride tanto, soprattutto se si ama il livornese.
MEMORABILE: La telefonata sull'aereo; I funghetti allucinogeni; La bambina sul letto che legge Matilde di Roald Dahl al padre e lo fa addormentare.

Gabrius79 25/12/16 03:25 - 1427 commenti

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Un film corale e molto toscano diretto da Paolo Virzì. Ma il risultato è piuttosto freddino, con un cast che pur essendo piuttosto variegato e colorito non è supportato dalla sceneggiaturam che sembra a volte essere povera di idee. In tutto questo va fatto un plauso a Francesco Paolantoni (bravo e stralunato) e a Massimo Gambacciani (piacevolmente sopra le righe), che riescono a regalarci i momenti migliori.

Westonberg 6/12/19 00:52 - 31 commenti

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C'è tutto: un po' di Fellini, di Scola, di Archibugi... Film riuscitissimo che racconta le vicende di una famiglia allargata nella Toscana di fine anni '90, tra (grandi) incomprensioni e lunghe cene di Natale: fa sorridere ma soprattutto pensare. Come sempre Virzì ha un occhio di riguardo verso i bambini, che guardano, ascoltano e cercano di capire il mondo dei grandi. Da vedere.
MEMORABILE: La scena in cui tutti ballano e si abbracciano; La bambina che fa addormentare il papà leggendole il suo libro.

Rambo90 24/12/19 01:25 - 7703 commenti

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Da un classico schema degli equivoci Virzì riesce a trarre una commedia molto simpatica, non priva di una sua poetica concezione della vita, dal ritmo spigliato e con alcuni momenti davvero riusciti. La regia è aiutata da un montaggio molto serrato e, per l'epoca, moderno mentre la sceneggiatura può contare su attori non famosissimi ma scelti perfettamente per le loro parti. Il gioco dello scambio di persona forse si scioglie troppo tardi nell'economia del film, ma è una pellicola che vale la pena vedere.

Paulaster 14/01/22 12:38 - 4429 commenti

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Ristoratore in crisi viene scambiato per assessore. Classico balletto degli equivoci che almeno nella prima parte funziona. Il dialetto toscano ha il suo fascino, anche se alla lunga sembra di stare a una sagra di paese. Le parti oniriche e di sballo giovanile fan simpatia, anche se tutta la compagine canora sembra solo inserita senza collante nella storia. Paolantoni non sfigura in panni non comici. Musiche invasive nello stile di Virzì, meno ficcanti rispetto ad altre occasioni.
MEMORABILE: Il sogno del matrimonio; La neve dopo il fungo allucinogeno; Il tentativo di suicidio sotto al treno.

Pinhead80 16/09/23 16:38 - 4771 commenti

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I destini dei componenti di una cooperativa agricola che alleva struzzi e di un ristoratore in disgrazia s'incrociano casualmente la vigilia di Natale. Al ritmo di pranzi e cene impareranno a conoscersi. Simpatica commedia degli equivoci che sfrutta un cast ruspante che si fa notare per la spontaneità di una recitazione quasi tutta in livornese. Paolantoni qui in forma dimessa e contenuta dimostra di essere un attore molto capace anche in ruoli lontani dal suo abituale repertorio. L'unica nota dolente del film è rappresentata dal riempitivo della band, evidentemente fuori contesto.

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