La fuga di Eddie Macon - Film (1983)

Spigliato e divertentissimo "run movie" che non non lascia un attimo di tregua, diretto con polso fermo da un Kanew in stato di grazia, che si rifà all'intelaiatura del "fuggitivo" inseguito e braccato da poliziotti fascistoidi e da "mastini" che non mollano l'osso, pronti a tutto pur di acchiapparlo (uno straordinario e bastardissimo Kirk Douglas regala perle di durezza nel più classico stile hard boiled).

Mix tra poliziesco, azione, avventura, un pizzico di romanticismo e , come ben scrive il Mereghetti, con una forte componente anticostituzionale (le forze dell'ordine o sono corrotte-vedi il pestaggio di Eddie fermato da due sbirri al soldo dei pezzi grossi delle imprese petrolifere-o sono delle carogne come il segugio cinico di Douglas).

Non mancano alcuni tocchi ironici del futuro regista della Rivincita dei Nerds (la barzelletta sul negro, lo stupratore con le braghe calate, Douglas e il suo amato cane, le caraterizzazzioni dei vari personaggi bizzarri e squilibrati), fino al momento cult della famiglia di redneck Potts (tra cui un giovane Tom Noonan), che rapisce il giovane Eddie e tenta di impiccarlo in salotto perchè scambiato per un ladro di bestiame. Momento di puro humor macabro in una pantomima "crudele" quasi pre tarantiniana , tra canzonette messicane, videogiochi (Missili finiti, pilota morto), una battona sadica e svampita (che se la fa con il cognato davanti al marito becco) e sparatoria conseguente.

La fuga di Eddie è costellata da pericoli di ogni sorta (lo spiacevole incontro con il serpente d'acqua, l'imprevisto del tentato stupro ai danni della tosta Lee Purcel e il ben poco amichevole tu per tu con i Potts, fino al confine messicano, dove la maschera dura e impassibile di Douglas attende al varco, quintessenza del braccio violento della legge, che le escogita tutte pur di mettere le mani su Eddie Macon).

Suggestivi scorci della provincia texana illuminati dal grande James Contner, in questa ballata di perdenti vincitori, del sogno americano che va in frantumi e di amori nati sbagliati in momenti sbagliati, che non sarebbe dispiaciuta al Peckinpah di Convoy.

Dalla fuga di Eddie su un camion/bestiame, fino alle corse notturne per raggiungere il confine, battute fulminanti (Douglas a un galeotto che fa la spia, prima di congedarsi : "Ti sono stato utile capo?", e lui, glaciale: "Sei solo merda"), sprazzi del miglior poliziesco e un'inseguimento automobilistico per le stradine di un cimitero davvero mozzafiato.

Una moglie che attende (infastidita da due cafoni in un bar), una ricca ragazza "viziata" che sposa la causa di Eddie e si innamora (il momento della doccia è fantastico), datori di lavoro molto poco comprensivi (John Goodman all'esordio e già travolgente figlio di puttana), spizzichi da "survivor movie" e Kanew che se la ride sotto i baffi, non dimenticandosi delle feree regole del genere, in uno dei "polizieschi" d'azione più ficcanti e adrenalinici degli anni 80.

Sugarland Express non è passato invano, anche se Kanew evita di scadere nel dramma, dando a Eddie un'opportunità e che, in fin dei conti, forse, gli sbirri non sono poi così bastardi come vogliono far credere (Mi sto rammolendo)

Nella recensione del Farinotti si accusa Eddie di rapina, in realtà non commette nessuna rapina, ma vittima di eventi sfortunati in nome dell'ingiustizia.

Cinema saldo dalla scorza inossidabile, così tipicamente americano nella più pura tradizione del termine, assolutamente da riscoprire.

Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Cic Video/Universal

Edizione: maggio 1987

Durata effettiva: 1h, 31m e 17s