Errementari - Il fabbro e il diavolo - Film (2017)

Errementari - Il fabbro e il diavolo

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/12/18 DAL BENEMERITO IL FERRINI
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Il ferrini 1/12/18 23:58 - 2345 commenti

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Molto dark questo fantasy ambientato nel 1800, il cui protagonista è nientemeno che un demone (con tanto di corna, coda e forcone), tenuto prigioniero da un fabbro. Che ci sia lo zampino di De la Iglesia - che produce - lo si intuisce subito; la mente va alla sua Ballata o alle Streghe. Ma l'esordiente Alijo osa ancora di più, soprattutto nei costumi e negli effetti speciali, tutti orgogliosamente artigianali e analogici. Piccolo ruolo per la Ituño (La casa di carta). Esperimento affascinante e una storia meno banale di ciò che può sembrare.
MEMORABILE: "Facciamo un patto".

Von Leppe 27/12/18 14:43 - 1258 commenti

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Ottimi gli effetti speciali, soprattutto nella ricostruzione della fisionomia dei diavoli, che si rifanno all'iconografia classica, mentre l'Inferno è messo in scena in modo alquanto scarno. La trama ha il sapore di vecchia leggenda (ricorda vagamente il Faust) e in effetti pare sia proprio ispirata a una fiaba basca, anche se non sempre è resa con efficacia. L'ambientazione ottocentesca crea un'atmosfera tutto sommato buona.

Jandileida 5/05/19 21:58 - 1560 commenti

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L'anima, il diavolo, la compravendita: elementi eterni inzuppati stavolta in una ottocentesca salsa basca. Si notano soprattuto la presenza del deus ex machina del cinema horror/fantastico spagnolo (De la Iglesia), la forte matrice di leggenda popolare e, infine, l'utilizzo del selvaggio e ruvido euskera. Il film non stupisce ma si fa seguire con un certo agio e, come capita a volte, il più simpatico risulta il goffo spiritello Sartael. Buona fotografia notturna, inferno ricreato un po' alla svelta con un Commodore 64.

Pesten 23/06/19 09:31 - 786 commenti

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Bella rappresentazione della classica storia del diavolo, che qui si muove sinuosa tra fantasy e cultura basca. Il comparto fantasy è predominante ma per fortuna non trasforma tutto in una storia per bambini; anzi, rimane una certa oscurità grazie anche alle luci e ad alcuni momenti piuttosto violenti. Di livello trucco, effetti e scenografie, tutto rigorosamente reale tranne l'inferno, relegato a un semplice lavoro al pc di sovrapposizione fiamme. Dettaglio migliore il diavolo, rappresentato in maniera convincente.

Noodles 17/11/19 01:07 - 2204 commenti

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Più che di un horror nel vero senso della parola si tratta di una fiaba nera, con qualche buona idea e gusto per il fantasy. Sorretto da un'ottima fotografia, il film vola velocissimo, con un ritmo veramente incalzante. La sceneggiatura tuttavia non è sempre coerente e nella seconda parte va un po' a confondersi. Il vero difetto è però la recitazione, la cui media è molto vicina alla mediocrità. Anche le atmosfere non sono sempre al top. Nel complesso si può vedere.

Minitina80 2/02/20 19:54 - 2980 commenti

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Un horror basco intriga per principio, soprattutto se affonda le radici nel folklore e nelle leggende di una cultura ancestrale. Malgrado non sia una produzione importante, colpisce l’occhio la buona resa scenografica e dei costumi, fondamentali in una storia ambientata nel passato. Soffre, invece, qualcosa nella scrittura, mancando di quella zampata che lo possa rendere convincente appieno. Tuttavia i pezzi si ricompongono con discreta chiarezza al volgere del termine, permettendo di individuare una base solida non banale.

Lupus73 7/02/21 15:29 - 1487 commenti

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Tra fiaba oscura e racconto di folklore popolare ambientato nei paesi baschi. Molto ben confezionato, con un'ottima fotografia dai contorni morbidi e dalle luci calde; nonostante il soggetto fantastico, non è un film per soli ragazzi, ha una sceneggiatura interessante che evita punti stagnanti, una discreta regia e non scade nell'abuso della CGI. De la Iglesia produce e si vede, ma c'è anche quel tocco che può ricordare certe favole oscure alla Del Toro. Manca qualche elemento saliente nel canovaccio che lo elevi a qualcosa in più di pellicola da intrattenimento blando.

Daniela 8/02/21 22:03 - 12622 commenti

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Nella metà del 1800 in un remoto villaggio basco, un fabbro solitario e brutale, considerato un essere diabolico dai suoi concittadini, ha rinchiuso un prigioniero nella sua fonderia... Fiaba nera derivata da una leggenda popolare in cui è evidente lo zampino produttivo di Álex de la Iglesia ma il regista riesce comunque a trovare una propria cifra stilistica tra l'horror e una storia di formazione di cui è protagonista una bambina orfana che impara a vedere al di là delle apparenze. Messa in scena raffinata con ambientazioni suggestive e effetti speciali piacevolmente artigianali. 

Kinodrop 8/11/21 18:44 - 2921 commenti

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Una fiaba nera che ricorre al vetusto mito dell'anima venduta al diavolo, con tutte le conseguenze ormai ampliamente declinate dal livello popolare al colto, con un immaginario diabolico e infernale da racconto "davanti al camino" e oscillante tra Buffalmacco e Bosh (ma molto artigianalizzati). Il target non è molto definito e non si sa perciò se considerarlo serioso o ironico, pensando anche alla schematicità dei ruoli, dei dialoghi e alla dabbenaggine del Maligno. Non male la cura dei costumi e le atmosfere, che nel finale però virano decisamente al kitsch.

Mco 18/10/22 11:52 - 2324 commenti

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Fabula alquanto nera, che mescola artifici tipici dell'orrore diabolico e suggestioni popolari post belliche. La provincia basca qui rappresentata teme i differenti, insegna ai giovani a non fidarsi di loro ed emargina altresì un'orfanella, tanto che la solutio naturale appare già scontata con quel legame d'affetti tra orco e fanciullina. Il comparto legato agli effetti speciali non ha granché da offrire ma lo spiritello imprigionato mantiene ugualmente una carica inquietante (soprattutto nella prima parte). Produce De La Iglesia.
MEMORABILE: La bimba che ingenuamente libera il bimbo-diavolo.

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