Vendetta napoletana - Film (1980)

Film in parte riuscito nonostante qualche lentezza, girato tra Napoli e la Grecia. Cast molto curioso composto da attori italiani e tedeschi. Tecnicamente l'ho trovato molto scarso e debole, ma c'è una Janet Agren di una bellezza infinita (triste e semplice, ricorda lo stesso interpretato da lei precedentemente in Ingrid sulla strada). Howard Ross interpreta il marito (giustiziere) napoletano della Agren, nulla di straordinario. Bravo Werner Pochath nel ruolo del solito cattivo. La regia meritava più cura.

Ambientazione greca e regista austriaco per un racconto tipico del cinema napoletano: gelosia e orgoglio maschile, fedeltà femminile, amore ferito, conforto materno e l'eponima vendetta. La sceneggiatura cerca di uscire dallo stampo derivativo con qualche cenno al cinismo e ai rovelli della giustizia, ma la regia nel complesso incide poco. Sempre di finissima bellezza, la Agren si cala convincente nel ruolo di vittima debole e tremebonda, mentre Pochath, con la faccia e gli occhi che si ritrova, non fatica a interpretare l'ennesimo suo personaggio malvagio, strafottente e vigliacco.

Una bella biondina (l'allora conturbante Janet Agren) coniugata con un tassista di Atene di origini napoletane viene violentata da un gruppo di brutti ceffi. La vicenda si snoda soprattutto in Grecia, ma qualche scorcio di Napoli c'è. Penultima pellicola dell'austriaco Ernst Hofbauer, che cerca - talvolta goffamente - di dare una linea psicologico/sociale a l'ennesimo film di vendetta e di carattere processuale di grana grossa. L'opera non entusiasma, ma resta in ogni caso degna di una visione senza troppe pretese.