Dove è stato girato La rimpatriata - Film (1963)

Il cinema di cui Walter Chiari è il gestore è il vecchio "cinema Padova" di Milano che si trovava in via Padova 94 e che chiuse i battenti proprio negli anni in cui venne girato il film. Oggi al suo posto vi è una banca. Grazie a Dusso per i fotogrammi.




Questo l'ingresso verso Via Padova. Attenzione perché l'edificio è stato ricostruito. Nel fotogramma si vede il vecchio edificio abbattuto negli anni sessanta con un lato obliquo (B), che conteneva peraltro un'entrata del cinema. La nuova palazzina con la banca è stata edificata negli anni 80. Il basso edificio prima del ponte ferroviario (A) oggi contiene una cartoleria.




Da notare che proprio lì accanto un cinema ancora c'è...

La strada dove Alberto (Rabal) incontra casualmente il suo vecchio amico Sandrino (Garrone) è Via Alessandro Paoli a Milano:

Il porticato sotto il quale gli amici ritrovati decidono di andare a cercare Cesare (Chiari) è in piazza Vetra a Milano. Qui siamo circa alla metà del porticato dalla forma ricurva, sulla sinistra si vede l'estremo. Notare la lavorazione delle colonne:




La prova è comunque il retro della basilica di San Lorenzo Maggiore che si vede di fronte, che ci permette di stabilire il punto approssimativo del portico:

La piazza dove scoppia la rissa tra Sandrino (Garrone) e Livio (Guers) è Piazza Luigi di Savoia a Milano. Nel fotogramma si vede l'uscita laterale della Stazione Centrale e, sulla sinistra, il Pirellone. Nella zona, la cui viabilità è stata modificata,ora si trova il parcheggio dei taxi

Il bar dove Cesare (Chiari) lascia gli amici in strada ed entra un attimo con una scusa per incontrare l'amante Maria (Di Terlizzi) è oggi la Taverna del Sacripante in viale Coni Zugna 52 a Milano. Qui vediamo l'auto della comitiva arrivare davanti al bar che si trova, non inquadrato, sulla sinistra:




Il bar dall'esterno è inquadrato solo così:




Per provare il punto esatto dobbiamo guardare le insegne che allora si vedevano di fronte. Qui si vede un palazzo rivestito di marmo bianco (affiancato da un muro più scuro) che ritroviamo davanti: era una pasticceria come oggi, che col tempo ha preso anche il posto del vecchio negozio Telefunken:




Dall'interno si rivedono le due insegne, per cui il bar era di fronte all'insegna Telefunken:

Il capanno (A) dove Cesare (Chiari) viene portato dopo che si è scazzottato con due camionisti, e dove avverrà una sorta di "resa dei conti" finale tra i protagonisti, era in fondo a una traversa di via Gianfranco Zuretti a Milano. Qui vediamo la traversa che allora finiva sul margine del Naviglio della Martesana, mentre oggi si restringe a passaggio pedonale. Il capanno è stato demolito, lasciando il posto a un giardino condominiale:




Dall'alto però si riconoscono i palazzi oltre il canale, qui in alto:



Nel controcampo verso l'imbocco della traversa si riconosce un capannone:




A dimostrazione che il capanno era a ridosso del Naviglio, qui lo vediamo a lato dell'odierna via Tirano che costeggia il Naviglio. In fondo si vede il ponte di viale delle Rimembranze di Greco:

La trattoria (A) dove Cesarino (Chiari) e gli altri amici incontrano Lara (Pierreux) è la Cassina de' Pomm, in Via Melchiorre Gioia, a Milano. Il cortile lo si vedrà anche in Benvenuti al nord.

La casa dove abita Maria (Di Terlizzi), l'amante di Cesare (Chiari), è  in via Boccaccio 20 a Milano. Grazie ad Allan per fotogrammi e descrizione.




Il controcampo conferma:

Bravo Herbie, radarizzata.