Dove è stato girato Il ritorno di Don Camillo - Film (1953)

MONTENARA
Il paesino di montagna di Montenara, nel quale verrà mandato in punizione Don Camillo (Fernandel), è in realtà Rocca di Cambio (L’Aquila). Questo l'arrivo di Don Camillo nel paese, con in evidenza sulla sinistra un ben distinguibile edificio a forma di L e sulla destra la chiesa:




LA CHIESA
La chiesa nella quale officerà Don Camillo nella realtà è la Collegiata di San Pietro a Rocca di Cambio (L’Aquila):

La stazione alla quale scende Don Camillo al suo rientro in paese dopo la trasferta a Montenara è la stazione di Brescello-Viadana, situata a Brescello (Reggio nell’Emilia), in Via Venturini e già vista nel precedente episodio. Il "...dana" che spunta è dovuto al vecchio nome della stazione, che era appunto "Brescello - Viadana" (come si vede anche nel primo Don Camillo):




Poi, come dice Roger, nell'illustrare l'alluvione avvenuta in seguito alla rottura degli argini, si vede di nuovo la stazione. In altre inquadrature ci sono immagini di repertorio (quindi ad un primo esame non riconducibili a Brescello) o Brescello alluvionata "col trucco".

La stazione di Montenara, il paesino di montagna nel quale verrà mandato in punizione Don Camillo (Fernandel), è la Stazione di Sassa-Tornimparte, Sassa Scalo (AQ), sulla linea Terni-Sulmona, lungo la statale 17 ovest.
Il tetto della stazione presenta un profilo diverso, ma è evidente, dal disegno, che sia stato rifatto in epoca recente, probabilmente, causa lavori ancora in corso, dopo il terremoto che ha colpito la zona nel 2009. Grazie a Mauro per fotogramma e descrizione.

Tre sono le cose che mi hanno portato alla soluzione:
1) La stazione è una delle poche, su questa e su altre linee abruzzesi, che non abbia un primo piano agibile, ma sia solo a piano terra, anche se abbastanza "rialzato".

2) Una prova più convincente la danno i due fabbricati di contorno, i servizi igienici, rifatti anch'essi, con dimensione comunque compatibile, ma soprattutto la rimessa bagagli (in primo piano nel 1° fotogramma), ora di fianco alla panineria, dal disegno geometrico direi inconfondibile (rettangoli ad angoli smussati, sia sul muro che sulla porta). Anche le distanze tra i tre fabbricati sono compatibili.

3) Il profilo dei monti sullo sfondo del 2° fotogramma. Non potendo verificarlo all'altezza della stazione, causa edifici tra la ferrovia e la SS 17, mi sono portato più avanti sulla strada, in direzione Antrodoco, e da qui si può vedere che il profilo corrisponde. Corrisponde anche il profilo dell'orizzonte dall'altra parte, in direzione L'Aquila, ma è meno significativo.

IL COLLEGIO DEL FIGLIO
Il collegio nel quale studia Beppo (Chapeland), il figlio maggiore di Peppone (Cervi), è Palazzo Capizucchi in Piazza di Campitelli a Roma, che cinque anni prima era stato la casa di Totò in Totò al Giro d'Italia. Qui sotto si vedono Don Camillo (Fernandel) e il piccolo Beppo attraversare la piazza dopo essere usciti dal portone di Palazzo Capizucchi:




Il paese nel quale ci viene mostrato dove si trova il collegio, però, come già detto a suo tempo da R.f.e., non è Roma ma Fiano Romano (Roma)! Qui si vedono i due attori nel momento in cui, subito dopo aver varcato la porta d'accesso alla città, si accingono ad allontanarsene: si trovano esattamente in Piazzale Cairoli e quello che si vede alle loro spalle è il Castello ducale Orsini:

In una panoramica di Brescello alluvionata si vede l'odierna rotonda tra viale Venturini e via Roma (44.898709, 10.518123):

La strada dove, durante l'evacuazione degli sfollati per l'alluvione, Cagnola (Bourdelle) fa salire a bordo della sua auto i familiari di Peppone (Cervi) è via Strada della Cisa a Brescello (RE). La facciata inquadrata è questa. Si capisce dalle piccole finestrelle (A) a lato della finestra centrale e presenti solo su questo lato:

La strada dove Don Camillo (Fernandel) vorrebbe rimproverare Beppo (Chapeland), il figlio di Peppone, affinché si applichi nello studio è lungo la SP15a nel territorio comunale di Riano (RM). Seguendo le congruenze dei profili montuosi e tenendo altresì presente che l'autostrada A1, inaugurata nel 1964, non esisteva ancora nel paesaggio della valle del Tevere in quel tratto, sono arrivato ad individuare questo ponticello, la cui sede stradale oggi asfaltata è di quanche decina di centimetri più alta. La strada che oggi in salita valica l'autostrada allora doveva essere pianeggiante e condurre alla via Tiberina che si vede sullo sfondo nel film. Grazie a Roger per la descrizione e a Orsobalzo per i fotogrammi.

Possiamo individuare con certezza il posto per la presenza di questo manufatto, che miracolosamente oggi ancora esiste proprio nella stessa posizione relativamente al ponticello.




Ecco la curva della strada che si vede da qui:

Grazie a Rufus per la foto di Palazzo Capizucchi.